EN
The poetry by Tadeusz Miciński (1873–1918), particularly prone to misreadings because of its complexity, has never been very popular in Italy. Nevertheless, translators’ attention to Miciński’s writings is worth being studied from the comparative point of view. Firstly, limited reception of Miciński’s writings in foreign context may suggest various considerations on literary and non-literary reasons of its „absence” in Italian culture (such as unsuccessful translation or hermeticism of the text). Moreover, careful reading of the Italian versions may broaden horizons of eventual reflection on translatability or non-translatability of a literary text.
IT
Nel testo vengono proposte alcune osservazioni sulla (s)fortuna di Tadeusz Miciński in Italia. Si esaminano, innanzittutto, la presenza delle sue opere, l’interesse dei traduttori e le loro scelte. In questo modo una lettura in chiave comparativa delle versioni italiane di poesie di Tadeusz Miciński diventa occasione per considerazioni sulla ricezione di un testo letterario nell’ambiente non originale. La riflessione riguarda le cause letterarie ed extraletterarie della limitatissima notorietà di Miciń-ski nella cultura italiana. Nel suo insieme il saggio può essere considerato uno spunto per ulteriori osservazioni sul ruolo della traduzione nella cultura destinataria e su vari aspetti della cosiddetta intraducibilità del testo artistico.