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In questo articolo ci fermiamo sulla problematica della nuova evangelizzazione alla luce dei Lineamenta e del Instrumentum laboris elaborati dalla Commissione Preparatoria, sotto la guida del vescovo Zbigniew Kiernikowski. In entrambi i testi si richiama l’urgenza di una nuova evangelizzazione. Lo scopo della nuova evangelizzazione e la trasmissione della fede cristiana e „la formazione di comunita ecclesiali mature, nelle quali cioe la fede sprigioni e realizzi tutto il suo originario significato di adesione alla persona di Cristo e al suo Vangelo, di incontro e di comunione sacramentale con Lui, di esistenza vissuta nella carita e nel servizio” (Christifideles laici, n. 34). Tale processo, oggi assai intralciato, si situa nell’ambito della comunita evangelizzata ed evangelizzante. Cosi la Chiesa, nella misura in cui si lascia evangelizzare dal Vangelo vivente, che e Cristo Signore, e nella misura in cui porta la Buona Notizia agli uomini, si edifica come Chiesa, voluta appunto da Cristo come comunita credente e chiamata a trasmettere la fede. Tale annuncio del Vangelo e della Persona del Signore risorto deve essere fatto con nuovo ardore, nuovi metodi, nuove espressioni. Il termine „nuova evangelizzazione” richiama l’esigenza di una rinnovata modalita di annuncio, soprattutto per coloro che vivono in un contesto, come quello attuale, in cui gli sviluppi della secolarizzazione hanno lasciato pesanti tracce anche in Paesi di tradizione cristiana. Il Vangelo e il sempre nuovo annuncio della salvezza operata da Cristo per rendere l’uomo partecipe del mistero di Dio e della sua vita di amore. La nuova evangelizzazione vorrebbe indirizzarsi in modo speciale a quei battezzati che si sono allontanati dalla Chiesa, perche riscoprano l’attualita del Vangelo, e possano celebrarlo insieme con i fratelli nella comunita della fede.