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Nella seconda meta del V s. i vescovi mostrarono una sempre maggiore inclinazione a ridurre l'influenza dei donatori ai funzionamento delle fondazioni. Le regolazioni legali di Pelagio (556-561) e di Gregorio Magno (590-604) portarono ad un effettivo controllo dei vescovi sopra le fondazioni dei laici. Nel VI s. i laici a Roma partecipano sempre meno nelle fondazioni; cominciano a dominare quelle pontificie, specialmente nel campo dedicato alla carita.
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Nella seconda meta del V s. i vescovi mostrarono una sempre maggiore inclinazione a ridurre l'influenza dei donatori ai funzionamento delle fondazioni. Le regolazioni legali di Pelagio (556-561) e di Gregorio Magno (590-604) portarono ad un effettivo controllo dei vescovi sopra le fondazioni dei laici. Nel VI s. i laici a Roma partecipano sempre meno nelle fondazioni; cominciano a dominare quelle pontificie, specialmente nel campo dedicato alla carita.