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2023 | 41 | 2/1 | 75-88

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Radici culturali della capacità di attrazione dello Studio di Padova

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Cultural Roots of the ‘Studio di Padova’’s Attractiveness

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A reference to the cultural roots of the ‘Studio di Padova’s attractiveness stems from tracing its centuries-old history. The Studio’s international reputation begun with the invention of an imperial tradition in its very foundation, with an idea of continuity between the myth of Athena and the city of Padua, with freedom and tolerance for foreign students in Padua in the second half of the sixteenth century. The exploration of the archives of the fondo Riformatori dello Studio, reread through the critical lens of the Centro per lo Sstudio della storia dell’Università di Padova’s literature made it possible to capture and specify the complexity of these roots. They were not mere rhetorical figures but real cultural forms enhancing the ‘reading doctors’ class prestige and the University’s cultural legitimacy. They were reflected, as well, in the cultural policies of the Republic of Venice. The example of some distinguished students, such as Jan Zamoyski from Poland, together with the royal tradition of France and of the empire, help explain the institutional innovation represented by the creation of special colleges responsible for granting academic degrees by authority of the Republic, also to students who were poor, Jewish, Greek or non-Catholic.
IT
Il riferimento alle radici culturali della capacità d’attrazione dello Studio di Padova presuppone ripercorrerne la plurisecolare storia. La reputazione internazionale dello Studio si basava anche sull’invenzione di una tradizione imperiale nella fondazione, sull’idea di una continuità fra il mito di Atene e Padova, sull’atmosfera di libertà e tolleranza per gli studenti stranieri a Padova nel secondo Cinquecento. L’esplorazione archivistica del fondo Riformatori dello Studio riletta attraverso la letteratura critica elaborata dal Centro per lo studio della storia dell’Università di Padova ha consentito di cogliere, e precisare, la complessità di queste radici. Non si trattava di espedienti retorici ma di forme culturali che accrescevano il prestigio del ceto dei dottori leggenti e la legittimazione culturale dell’Università e che trovavano riscontro nelle politiche culturali della Repubblica di Venezia. L’esempio degli illustri studenti, come il polacco Jan Zamoyski, e la tradizione regale francese e imperiale contribuiscono a spiegare un’innovazione istituzionale, come la creazione di speciali collegi per la concessione per i gradi accademici per autorità della Repubblica, estesa pure agli studenti poveri, ebrei, greci e non cattolici.

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Volume

41

Issue

2/1

Pages

75-88

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published
2023

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