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L’autore dell’articolo prende di mira i frutti dello Spirito analizzandole come virtù presentate da Paolo nella lettera ai Galati. Dopo le analisi iniziali, riguardanti la terminologia, contesto e il numero delle virtù, si nota la presenza di una antitesi tra il corpo (sarks) e lo Spirito (pneuma), però percepita in modo semitico. Nel punto centrale vengono sviluppati ed approfonditi i singoli frutti dello Spirito. Si tratta delle singoli analisi – piuttosto esegetici – di seguenti termini: amore, gioia, pace, longanimità, bontà, benevolenza, fiducia, mitezza, padronanza di sé. La conclusione è l’unica, cioè le virtù costituenti il catalogo apparso in Ga 5,22-23 compongono un solo frutto dello Spirito che si riferisce immediatamente allo Spirito Santo.