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Il problema teologico della creazione, ridotto a quello dell’origine delle cose, si risolve nel problema cosmologico introdotto dalla filosofia tra l’altro attraverso l’idea di creatio ex nihilo. Comparsa nella prima patristica quale tentativo di delineare le caratteristiche della dottrina cristiana sulla creazione, la formula divenne il dogma di fede nell’epoca medioevale e rimane nella lingua di teologia fino ad oggi. Il suo contenuto nella teologia odierna è molto vasto. Oltre alla tradizionale espressione della sovranitá di Dio su tutta la realtá e la sua indipendenza totale all’atto creativo, la formula della creazione dal nulla significa anche il piano di Dio presente nel creato. Creare “dal nulla” non significa una decisione arbitraria da parte di Dio. L’atto creativo va sempre compreso come immerso nell’amore profondo di Dio. Pertanto la formula richiede oggi un’altra componente per la sua piena interpretazione: la dimensione cristologica. Il Logos é una contraddizione di ogni nullitá. In realtá il mondo proviene non da un nulla, ma dalla pienezza del Cristo per mezzo del quale e in vista del quale tutto é stato creato (cfr. Col 1,16). Il Logos riempie l’universo di senso.