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EN
The development of education, which in the 18th century was available not only to boys, but also girls from wealthy bourgeois families, as well as the development of publishing houses and specialised bookstores with books for children (the first of them was founded by John Newbery) caused the phenomenon of children and teenagers’ ‘eager reading’. The introduction of free access for children to library collections at the American public library in Pawtucket, Rhode Island (1877), turned out to be the ‘Copernican revolution’. The idea was introduced to many American and European libraries. From that time on, children and teenage readers had a real influence not only on the selection of their own readings, but also on the profile, subjects and nature of newly-created books. At the same time, the opposite phenomenon intensified: adult writers and educators tried to control the readings of younger generation. The catalogues of books for children and adolescents created during nearly half a century (1884–1929), evaluated the didactic values of readings, but ignored their literary qualities.
Ius Matrimoniale
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2008
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vol. 19
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issue 13
99-110
EN
Nell’allocuzione alla Rota Romana del 1989 il Papa Giovanni Paolo II considera il tema del diritto di difesa nel processo matrimoniale. Questo tema il Papa riprende nelle diverse allocuzioni pariando sia della giustizia sia della verita, in particolare quella ehe riguarda il matrimonio delle parti. In questo articolo cerco do analizzare i ρίύ importanti pensieri dei Papa riguardo al diritto di difesa ed i suo influsso per quanto riguarda la pratica dei tribunali ecclesiastici. Per questo non mi fermo sulla concezione dei diritto di difesa, ma cerco anche di analizzare le ρίύ importanti norme rigradanti questo tema.
Ius Matrimoniale
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2008
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vol. 19
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issue 13
111-123
EN
II diritto di difesa nel processo di nullità matrimoniale sembra di essere uno dei temi fondamentali del diritto processuale canonico. E’ cos! perché grazie alle garanzie prescitte dalia legge il processo matrimonaile diventa un stramento per raggiimgere una verità obiettiva. II diritto di difesa garantito alie parti porta alio sviluppo délia verità ed in conseguenza ad una sentenza giusta. Questo diritto riguarda in modo particolare l’atto délia citazione, notifica dell’oggetto del dubbio, ma anche la possibilità di presentare le prove, la pubblicazione degli atti e délia sentenza. In questo articolo ho cercato non solo di presentare le norme contenute nell’Istruzione Dignitas connubii, ma anche di presentare le oppinioni diverse riguardanti i particolari del tema approfondito.
EN
La fedeltà matrimoniale viene intesa, sia dal Concilio Vaticano II, sia dal Magistero Pontificio, non solo come un elemento integrativo del matrimonio, ma soprattutto come un’obbligho che ogni contraente deve accettare nel momento del scambio del consenso matrimoniale.Nel mondo d’oggi succede che davanti al giudice del tribunale ecclesiastico, oppure davanti ad un sacerdote, si presentano le persone, che pur volendo contrarre il matrimonio nella chiesa, non accettano l’obbligo di fedeltà reciproca, e quindi vogliono contrarre un matrimonio inteso come libero. Succede anche qualche volta che cosû intesa libertà rimane nella loro volontà, mai espressa davanti all’altre persone. In questo modo, possono esserci i casi, in cui una persona contra il matrimonio cattolico, simulando il consenso matrimoniale, cioè escludendo la fedeltà reciproca.Nel presente articolo ci siamo occupati di un titolo della simulazione parziale, descritto nel can. 1101 § 2 CIC, cioè di exclusio boni fidei, che comprende anche in un certo numero i casi sopra desritti. Lesclusione del bene della fedeltà abbiamo definito come simulazione del consenso matrimoniale, in cui il contraente nega il diritto esclusivo di un altro contraente ad avere i rapporti sessuali di carattere matrimoniale, lasciandosi una via libera del comportamento adulterino. Abbiamo anche stabilito una chiara distinzione concettuale del exclusio boni fidei dall’esclusione della unità matrimoniale.La simulazione descritta nel can. 1101 § 2 CIC succede quando il contraente, nel momento del scambio del consenso matrimoniale, esclude lo stesso matrimonio oppure il suo essenziale elemento o la sua essenziale proprietà. Ia caso del exclusio boni fidei, a nostro parere, si identifica con l’esclusione di un elemento essenziale del matrimonio.
Prawo Kanoniczne
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2009
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vol. 52
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issue 3-4
337-354
PL
Il diritto di difesa nei processi canonici sembra di essere uno dei temi fondamentali del diritto processuale canonico. E’ così perché grazie alle garanzie prescritte dalla legge il processo diventa uno strumento per raggiungere una verità obiettiva. Il diritto di difesa garantito alle parti porta allo sviluppo della verità ed in conseguenza ad una sentenza giusta. Tutto questo sembra di essere applicabile anche alla procedura di rimozione del parroco. Ogni persona ha diritto di proteggere il suo interesse. Nello stesso tempo la comunità ha il diritto di proteggere il bene della comunità. In presente articolo cerca di presentare non solo la procedura di rimozione del parroco, ma anche le cause di rimozione e gli effetti del decreto tramite il cui il parroco viene rimosso dalla parrocchia.
Prawo Kanoniczne
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2007
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vol. 50
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issue 1-2
127-142
PL
Timore riverenziale consiste nell’apprensione di avere contro di sé gravemente e lungo offesi e indignati coloro che esercitano una potestà o verso i quali si è tenuti a prestare riverenza e onore, come ad esempio i genitori oppure gli altri superiori. Il timore riverenziale si presume leggero, a meno che non sia qualificato, cioè non siano intervenute preghiere importune e insistenti, liti, alterchi che abbiano turbato l’animo del soggetto passivo del timore e che rendono la sua vita intollerabile costringendolo a temere il male sovrastante della indignazione grave dei genitori o dei superiori. La prova del timorée reverenziale non è affatto facile. Il giudice deve callare nello stato d’animo del soggetto passivo del timore, per accerare il suo stato soggettivo di agitazione a causa di un elemento esterno, che lo ha portato a dare il consenso. Si tratta quindi di una valutazione soggettiva sulla portata delle minaccie, dell’indignazione del superiore dello stato del soggetto. A questo scopo il giudice deve usare i dicersi mezzi di prova, come le dichariazioni delle parti, le testimonianze, ma nache le perizie. La più importante in questo caso è sicuramente la prova indiretta basata sille circostanze e sulle presunzioni. Accertato l’intervento esterno del soggetto attivo basato sulla relazione particolare esistente tra i due soggetti del timore, l’aversio del soggetto passivo al matrimonio oppure alla persona dell’altro coniuge, la causalità tra il timore e la scelta matrimoniale produce la presunzione della scelta non libera di cui però si deve pronunciare sempre il giudice.
Ius Matrimoniale
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2006
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vol. 17
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issue 11
139-152
EN
Il can. 1490 CIC prevede una figura nuova, molto discussa, che finora funziona solamente in alcuni tribunali ecclesiastici. L’istruzione Dignitas connubii che contiene le norme riguardanti  l processo della nullità matrimoniale, nel art. 113, invita di nuovo tutti i vescovi diocesani di nominare gli avvocati stabili presso i loro tribunali. In questo articolo ho voluto non solo di presentare le diverse norme riguardanti l’ufficio dell’avvocato, ma sopratutto prendere in esame i diversi argomenti spesso presentati come l’ostacolo per il normale funzionamento della giustizia ecclesiastica. Affronatando questi argomenti ho cercato di presentare la mia opinione in quetione. Ho voluto anche di far vedere i vantaggi riguardanti la presenza dell’avvocato stabile durante il processo matrimoniale sia per lo stesso tribunale sia per le parti in causa, in specie quelle più povere.
Prawo Kanoniczne
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2004
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vol. 47
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issue 1-2
93-110
IT
L’imputabilità essendo un’elemento soggettivo del delitto si definisce come qualità dell’atto umano, per la quale chi lo compie può venirne dichiarato autore libero e responsabile delle proprie azioni. L’imputabilità giuridica presume l’esistenza di quella umana ed anche morale. Le fonti d’imputabilità sono il dolo e la colpa. È tenuto alla stabilità da una legge о da un precetto, chi deliberamente violò la legge о il precetto. Questo vuol dire, che pur essendo due le fonti dell’imputabilità la legge vigente richiede l’imputabilità per dolo per incorrere nella pena, e non ritiene sufficiente l’imputabilità per colpa, a meno che questa non sia prevista dalla legge. È importante sottolineare che nel diritto penale della Chiesa, posta la violazione esterna, l’imputabilità si presume, salvo che non risulti altrimenti.
Ius Matrimoniale
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2007
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vol. 18
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issue 12
97-111
EN
Timore riverenziale consiste nell’apprensione di avere contro di sé gravemente e lungo offesi e indignati coloro che esercitano una p otestà o verso i quali si è tenuti a p restare riverenza e onore, come ad esempio i genitori oppure gli altri superiori. Il timore riverenziale si presume leggero, a meno che non sia qualificato, cioè non siano intervenute preghiere importune e insistenti, liti, alterchi che abbiano turbato l’animo del soggetto passivo del timore e che rendono la sua vita intollerabile costringendolo a temere il male sovrastante della indignazione grave dei genitori o dei superiori. Ad accentuare la gravità del timore concorre non di rado l’immaturità della persona che lo subisce. Per questo bisogna sottolineare il grande ruolo del normale processo di maturazione affettiva della persona che produce le normali relazioni fra figli e genitori, cioè prive di ogni turbamento patologico. A determinare il timore riverenziale è sufficiente che il soggetto che lo subisce percepisca il male come p ro babile, o ne abbia solo il sospetto, anche se in re altà il male non esista, purché sia fondato su dati oggettivi ed estrinseci.
EN
Nel presente lavoro mi occupo dei diversi titoli della nullità matrimoniale che entrano nel concetto della simulazione parziale, descritta nel can. 1101 § 2 CIC. Detto canone parla sia dell’esclusione della proprietà essenziale del matrimonio sia dell’esclusione dell’elemento essenziale. Le proprietà essenziali sono descritte dallo stesso Codice e sono l’unità e l’indissolubilità, invece non’é cosî chiara l’interpretazione dell’elemento esseziale come causa della nullità matrimoniale. Sia la giurisprudenza sia la dottrina parla in modo chiaro dell’esclusione della prole come dell’esclusione dell’elemento essenziale del matrimonio. In questo articolo cerco invece di presentare gli altri titoli della nullità matrimoniale, e cioé l’esclusione del bonum coniugum, l’esclusione della fedeltà e della dignità sacramentale del matrimonio, che secondo la mia oppinione dovrebbero essere considerati come i titoli che entrano nel concetto dell’escluisone del elemento esseziale del matrimonio, di cui parla il can. 1101, § 2 CIC, ma non sempre sono cosî considerati. Anzî, fino ad oggi sono il tema delle discussioni e delle controversie.
Ius Matrimoniale
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2003
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vol. 14
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issue 8
55-69
EN
Il canone 1098 CIC stabilisce, per la prima volta nella disciplina canonica, la rilevanza invalidante del dolo sui consenso matrimoniale. Nel presente lavoro ci chiediamo quale sia la natura della rilevanza invalidante del can. 1098: di diritto naturale о positivo? La maggioranza degli Autori è d’accordo che la norma del detto canone è di diritto positivo. Ci sono, peró, anche quegli Autori che sostengono che detta norma proviene dal diritto naturale. Presentando le diverse opinioni in questione cerchiamo di presentare anch e la nostra posizione in favore della positiva provenienza della norma del can. 1098 CIC.
Prawo Kanoniczne
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2008
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vol. 51
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issue 3-4
261-274
PL
Perché un fedele possa iniziare la procedura contenzioso amministrativa deve possedere la capacità giuridica, sia generale sia processuale, ma soprattutto l’interesse di agire, l’interesse che deve essere personale, diretto e attuale. La parte ricorrenete può essere una persona fisica o giuridica e può essere anche l’autorità amministrativa inferiore, cioé l’autore dell’atto che è stato impugnato in sede di ricorso gerarchico. La parte resistente è sempre un Dicastero della Curia Romana. Il motivo del ricorso è illegalità dell’atto e così detta la violatio legis. Il soggetto del ricorso è l’atto amminitrativo emanato da un Dicastero della Curia Romana. Questi sono i fondamentali elementi del ricorso presentato presso la seconda sezione dell’Segnatura Apostolica che ho cercato precisare e complementare in presente articolo.
Prawo Kanoniczne
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2010
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vol. 53
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issue 3-4
185-195
PL
Come dicono i canoni 1684 e 1685 CIC alla sentenza o al decreto definitivo che dichiari la nullità del matrimonio, può essere apposto dal tribunale un divieto di contrarre un nuovo matrimonio. La rimozione di questo divieto porta i diversi problemi sia di natura essenziale sia di natura formale. In questo articolo cerco di evidenziare in modo generale i problemi fondamentali basando soprattutto sulla pratica dei tribunali ecclesiastici riconoscendo la particolarità di ogni singolo caso.
Ius Matrimoniale
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2004
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vol. 15
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issue 9
137-150
EN
II canone 1574 del Codice di diritto canonico stabilissce che ci si deve servire dell’opera dei periti ogniqualvolta, secondo il disposto dei diritto о del giudice è necessario il loro esame. Questo, infatti, nelle cause matrimoniali si verifica nei casi contenuti dal Legislatore nei cann. 1084 e 1095, p. 1 CIC riguardanti l’impotenza e le malattie mentali. Questo, se condo la giurisprudenza, risulta utile e necessario anche nei casi contenuti dal Legislatore nei can. 1095, p. 3 CIC.    E poiché nelle cause dell’incapacita psichica non si tratta delle vere e proprie malattie l’intervento dele perito si presenta necessario. In questo articolo cerchiamo di scoprire quale è il valore probativo delle perizie e la sua importanza nella formazione della certezza morale necessaria per il pronunciamento della sentenza. Riconoscendo una grande importanza della perizia svolta con professionalità in questi tipi di cause affermiamo che è il compito di giudice, secondo la regola dei libero apprezzamento , di attribuire alla perizia il preciso valore probativo.
PL
Siccome il matrimonio gaudet favore iuris, il ruolo di difensore del vincolo è insostituibile e di massima importanza. Lo ripeteva parecchie volte il Santo Padre Giovanni Paolo II nei suoi discorsi alla Rota Romana. Si notano invece a volte le tendenze che purtroppo tendono a ridimensionare il suo ruolo fino a confonderlo con quello di altri partecipanti al processo, o a ridurlo a qualche insignificante adempimento formale, rendendo praticamente assente nella dialettica processuale. Questo articolo cerca di presentare l’importanza dell’ufficio del difensore del vincolo nel processo matrimoniale ed i suoi più importanti interventi processuali. Ho voluto soprattutto di sottolineare che l’intervento del difensore del vincolo deve essere davvero qualificato e perspicace, cosi da attribuire nelle cause concrete, una difesa della visione cristiana del matrimonio nel suo ruolo della ricerca della verità.
Prawo Kanoniczne
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2000
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vol. 43
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issue 1-2
107-121
PL
II nostro lavoro tratta di uno dei mezzi di prova nelle cause matrimoniali che tradizionalmente viene considerato meno importante dalla perizia, che, però, secondo la normativa vigente, e secondo la giurisprudenza, raggiunge un valore sempre più grande. Si tratta delle diverse dichiarazioni delle parti senza distinguere tra confessioni e allre dichiarazioni che non siano confessioni considerate in questo lavoro come il mezzo probatorio fondamentale soprattutto nelle cause matrimoniali per incapacità psichica dei nubenti. Sono le parti stesse che, avendo nella loro memoria l’esperienza della loro vita comune, possono offrire al giudice, con le loro dichiarazioni, la verità sui fatti, che, per tutti gli altri, come per i diversi testimoni nella causa, rimangono solamente conoscenza indiretta. Invece, al giudice appartiene il dovere di valutare ogni esposizione rilasciata dalle parti nel processo. II principio del libero apprezzamento, così caratteristico per il Codice attuale, viene considerato fondamentale anche per quanto riguarda la valutazione di questa prova. II giudice stesso, реrò, non avendo la possibilità di attribuire alle dichiarazioni delle parti il valore di prova piena deve cercare di confrontare questa con le altre prove, come quella testimoniale o periziale. Secondo il Codice attuale, è possibile, che le dichiarazioni delle parti possano convincere il giudice in senso pieno nel caso in cui vengano rafforzate dai cd. altri elementi le diverse discussioni, l’unica spiegazione sicura, e quella, presentata dal Codice stesso, il quale per gli altri elementi intende i ed. testi di credibilità.
PL
Viviamo oggi in un mondo, in cui davanti agli nostri occhi, si presentano spesso le diverse tendenze contrarie all’insegnamento della Chiesa. In conseguenza di queste, l’uomo di oggi non sempre è capace di distinguere bene qual’è il concetto del matrimonio presentato dalla Chiesa, qual’è invece quello del mondo laico. Questa difficoltà produce sia nel suo intelleto, che nella sua volontà, i comportamenti contrari, riguardo al matrimonio canonico, all’insegnamento della Chiesa raccolto nel Codice di Diritto Canonico. Possono, quindi capitare i casi, anche se forsę raramente, che una persona battezzata contra il matrimonio provocata dall’errore che determina la sua volontà. Il can. 1099 CIC decide che l’errore come tale non provoca la nullità matrimoniale. Possono però succede i casi in cui la volontà di una persona è così gravemente intaccata dall’errore riguardo alle proprietà matrimoniali о alla dignità sacramentale del matrimonio che il suo matrimonio sarà nullo. In questo articolo cerco di precisare i questi casi, ma anche di descrivere la figura dell’errore che determina la volontà sotto l’aspetto della sua autonomia giuridica.
Ius Matrimoniale
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2002
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vol. 13
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issue 7
87-110
EN
II Concilio Vaticano II ha portato una concezione nuova del matrimonio, mettendo l’accento sulla relazione interpersonale e sull’amore, chiamando il matrimonio con la formula intima communita  vitae et amoris coniugalis e portando sicuramente una piu equilibrata valutazione degli elementi dei matromio che sono l’amore ed il suo aspetto procreativo. Esclusione dell’amore chiamato dal Codice dell’83 esclusione dei „bonum coniugum” definito dalla dottrina e dalla giurisprudenza come „communitas vitae” oppure la relazione interpersona le che si crea tra i coniugi è l’esempio della simulazione parziale di tratta questo articolo. Come causa simulandi viene presentata l’immaturità affettiva che tradizionalmente viene interpretata dagli autori come causa dell’incapacità descritta dal canone 1095 CIC. Visto, però, che presentata anomalia distrugge soprattutto ogni possibilità di creare una relazione interpersonale tra i nubenti crediamo che essa possa essere interpretata come causa simulandi dell’esclusione del „bonum coniugum” fatta implicite.
Ius Matrimoniale
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2009
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vol. 20
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issue 14
171-185
EN
L’incidenza di psicosi maniaco-depressiva sul difetto di discrezione di giudizio alla luce della sentenza coram Turnaturi del 28 febbraio 1998. Il can. 1095, primo tra i vizi del consenso matrimoniale, riguarda l’incapacità proveniente dalle mancanze d’inteletto e di volontà. Come causa di questa incapacità, in presente articolo, viene segnata la psicosi maniaco- epressiva. Questa psicosi di carattere bipolare, cioè di presenza di due episodi diversi, quello maniacale e quello depressivo, viene considerata sotto l’aspetto che riguarda la sua incidenza sull’incapacità descritta nel can. 1095, 2° CIC.L’analisi fatta, in particolare quella che riguarda la sentenza coram Turnaturi del 28 febbraio 1998 ci permette di formulare una conclusione che la psicosi maniaco-depressiva è la causa dell’incapacità consensuale di cui parla il can. 1095 per quanto riguarda la mancanza del discrezione di giudizio. Questo succede nei casi di mania e di depressione grave, i quali sono presenti nel soggetto prima di compiere l’atto di matrimonio.Bisogna sottolineare che è sempre il compito del giudice di esaminare gli atti della causa e di decidere se in ogni singolo caso la psicosi è stata così grave da impedire il valido consenso matrimoniale. Per prendere ogni decisione il giudice usa le prove tra cui quella periziale, fondamentale, accanto alle dichiarazioni delle parti e dei testi, per provare l’influsso della psicosi  aniaco-depressiva sull’incapacità consensuale del nubente.
EN
Both the doctrine and the jurisprudence indicate that the exclusion of the good of faithfulness must be done by a positive act of will, but it seems useful in determining the true will of the simulator to define the relationship between the will to marry and the will to exclude the good of faithfulness. It is important to identify these causes, both further and closer. Among other reasons, jurisprudence indicates not only psychosexual disorders or anomalies, but at the present time, first and foremost, the mentality of modern people promoting the idea of sexual freedom, which in some cases can become a depraved personality. The reasons are very different depending on the case, although the most common is the desire to maintain an extramarital relationship with the person with whom the contractor was related before entering into marriage.
PL
Zarówno doktryna, jak i orzecznictwo wskazują, że wykluczenie dobra wierności musi dokonać się pozytywnym aktem woli, jednak przydatne w określeniu prawdziwej woli symulanta zdaje się być określenie relacji zachodzącej między wolą zawarcia małżeństwa a wolą wykluczenia dobra wierności. Ważne jest określenie tych przyczyn, zarówno dalszych, jak i bliższych. Orzecznictwo wskazuje nie tylko na zaburzenia czy anomalie psychoseksualne, ale w obecnym czasie znaczenie posiada przede wszystkim mentalność współczesnych ludzi, propagujących idee wolności seksualnej, które w niektórych przypadkach mogą osiągać znamiona osobowości zdeprawowanej. Przyczyny bliższe są bardzo różne w zależności od  przypadku, choć do najczęstszych zalicza się chęć utrzymania relacji pozamałżeńskiej z osobą, z którą kontrahent był związany przed zawarciem małżeństwa.
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