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PL
WSTĘP. 1. KOŚCIÓŁ JAKO PODMIOT. 2. ŚWIĘTOŚĆ KOŚCIOŁA. 3. KOŚCIÓŁ A GRZECH. ZAKOŃCZENIE.
IT
Tutti i giorni, nella liturgia, la Chiesa chiede perdono per i peccati dei suoi figli. La si capisce quando si tratta del passato, di atti e comportamenti che nella loro epoca hanno riscosso un assenso abbastanza ampio – sia pure sotto forma di passività – e, il cui ricordo resta impresso nella memoria di un gruppo come una ferita. Le ferite della memoria causano diffidenza e incomprensione, e impediscono che venga riconosciuto il vero volto della Chiesa. Infatti la Chiesa, che è santa, si presenta con tutta la sua storia, una storia segnata anche dai peccati dei suoi figli. La Chiesa che riconosce come propri i suoi figli peccatori, fa penitenza per i peccati che essi – e non lei, in ciò che propriamente la costituisce – hanno commesso. Nella sua realtà più profonda, la memoria della Chiesa è memoria della parola di Dio. E’ dal punto di vista di questa memoria profonda che la Chiesa osserva il proprio cammino nella storia ed emette su di esso un giudizio di discernimento critico. La Chiesa si ricorda simultaneamente di ciò che essa è in virtù della sua incorporazione a Cristo e del comportamento dei suoi figli.
PL
WSTĘP. 1. CREATIO EX NIHILO W MYŚLI BIBLIJNEJ. 2. KONCEPCJA CREATIO EX NIHILO W KOŚCIELE STAROŻYTNYM. 3. STWORZENIE EX NIHILO JAKO PRZEDMIOT WIARY KOŚCIOŁA. 4. CREATIO EX NIHILO W TEOLOGII WSPÓŁCZESNEJ. 5. CHRYSTOLOGIA JAKO MEDIUM INTERPRETATIVUM DZIEŁA STWORZENIA. ZAKOŃCZENIE.
IT
Il problema teologico della creazione, ridotto a quello dell’origine delle cose, si risolve nel problema cosmologico introdotto dalla filosofia tra l’altro attraverso l’idea di creatio ex nihilo. Comparsa nella prima patristica quale tentativo di delineare le caratteristiche della dottrina cristiana sulla creazione, la formula divenne il dogma di fede nell’epoca medioevale e rimane nella lingua di teologia fino ad oggi. Il suo contenuto nella teologia odierna è molto vasto. Oltre alla tradizionale espressione della sovranitá di Dio su tutta la realtá e la sua indipendenza totale all’atto creativo, la formula della creazione dal nulla significa anche il piano di Dio presente nel creato. Creare “dal nulla” non significa una decisione arbitraria da parte di Dio. L’atto creativo va sempre compreso come immerso nell’amore profondo di Dio. Pertanto la formula richiede oggi un’altra componente per la sua piena interpretazione: la dimensione cristologica. Il Logos é una contraddizione di ogni nullitá. In realtá il mondo proviene non da un nulla, ma dalla pienezza del Cristo per mezzo del quale e in vista del quale tutto é stato creato (cfr. Col 1,16). Il Logos riempie l’universo di senso.
PL
WSTĘP. 1. TŁO ANTROPOLOGICZNE DOKUMENTU. 2. OBRAZ BOŻY W CZŁOWIEKU. 3. CHRYSTUS I CZŁOWIEK W UJĘCIU SOBORU WATYKAŃSKIEGO II. 4. IMAGO DEI JAKO IMAGO CHRISTI. 5. ODPOWIEDZIALNOŚĆ WOBEC STWORZENIA. 6. INTEGRALNOŚĆ CZŁOWIEKA. ZAKOŃCZENIE.
IT
L’aumento delle conoscenze scientifiche e delle potenzialità tecnologiche ha portato numerose sfide in campo teologico-morale. La Commissione Teologica Internazionale ha reso noto il frutto delle proprie riflessioni su questo tema nel documento Comunione e servizio. La persona umana, immagine di Dio. La concezione relazionale dell’uomo con Dio, frutto dell’essere stato creato “a sua immagine e somiglianza”, viene reinterpretata cristologicamente in sintonia con l’insegnamento novotestamentario nonché con quello del Concilio Vaticano II. Il Cristo, l’immagine perfetta del Padre, è la chiave interpretativa del mistero dell’uomo. Il concetto radicato nella Scrittura e nella teologia dei Padri diventa oggi il punto di riferimento per l’antropologia teologica sullo sfondo della problematica odierna dell’uomo nella cultura della postmodernità.
PL
WSTĘP. 1. TEOLOGIA KATOLICKA PO LIŚCIE ORDINATIO SACERDOTALIS. 2. POWOŁANIE DWUNASTU APOSTOŁÓW. 3. SYTUACJA POPASCHALNA. 4. TRADYCJA. 5. SAKRAMENT. 6. CIAŁO – REPREZENTACJA – KOBIECOŚĆ. 7. DIAKONAT. ZAKOŃCZENIE.
EN
The women ordination to the priesthood is a question which provokes much debate in our modern world. The basis for the Church’s teaching on ordination is found in the New Testament as well as in the writings of the Church Fathers. In 1994 Pope John Paul II formally declared that the Church does not have the power to ordain women. And in 1995 the Congregation for the Doctrine of the Faith, in conjunction with the pope, ruled that this teaching “requires definitive assent, since, founded on the written Word of God, and from the beginning constantly preserved and applied in the tradition of the Church, it has been set forth infallibly by the ordinary and universal Magisterium” (Response of Oct. 25, 1995). The Church understands the Sacraments to operate by reason of their symbolism. And what they "operate" is a supernatural reality beyond the natural order. God chose twelve men to symbolize Christ as High Priest (vis-a-vis both God and the Church) as Head of the Body and as Groom to the Bride. Women cannot symbolize the Head (the Man Jesus Christ) to the Body, nor the Groom (the same Man Jesus Christ) to the Bride (the Church). It is not by the natural qualifications of any human being, male or female, as such that any supernatural effects of priesthood take place. That is why it is not by the natural qualifications of a woman functioning in the role of a priest that there would by any supernatural effects. That is why Christ chose only men to attend the Last Supper where He established the Eucharist and Priesthood. The Church does not see itself competent to ordain women. There would be no supernatural effects if she did make those changes since it is not by the functioning of natural or attained talents or human intentions, but by the divine chosen symbolism that divine mysteries are mediated in the Church. Thus it is not a put down or injustice of women to discriminate on the basis of supernatural symbolism received by the Church from God Himself. The sacramental awareness of the priesthood also corrects the political understanding of Church leadership as primarily a position of power. It is, rather, a position of authority: kingship, priesthood (the sanctifying role of offering the sacrifice) and prophecy (teaching with God's authority God's Mind on things), all as service to the flock, not as a political power in society. The minister is not chosen solely on the basis of a community's evaluation of his talents and functions towards their needs.
IT
Il tema della creazione ha visto diminuire la propria rilevanza all’interno della riflessione teologica nel mondo della „civiltà tecnologica”. Ma la consapevolezza crescente della interdipendenza del mondo e l’urgenza della questione ecologica sollecitano oggi la teologia a riprendere criticamente il principio – creazione, il quale si manifesta a partire dal racconto biblico, anche per riconsiderare la questione del senso “fare” dell’uomo e della sua “destinazione”. Nell’articolo viene rilevata la risposta cristiana biblica alla crisi ecologica nonché delineate varie tendenze all’interno della teologia cristiana di un nuovo approccio alla questione del rapporto uomo-mondo.
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