Alla domanda dei discepoli chi può essere salvato? (Mc 10,26) Gesù risponde con l'affermazione dell'onnipotenza divina di operare ciò che presso gli uomini risulta impossibile (Mc 10,27). La richiesta di separarsi radicalmente da tutti i beni per trovarsi nella sequela dietro Gesù, rivolta al ricco interessato alle condizioni di ereditare la vita eterna (Mc 10,21), e la promessa di questa vita, fatta a coloro rispondono positivamente a tale chiamata alla sequela (Mc 10,30), conferiscono alla sua risposta una dimensione cristologica. La presentazione della salvezza come dono di Dio, che è offerto agli uomini nella sequela dietro Gesù, rivela la relazione unica di Gesù con Dio e le sue conseguenze per gli uomini. Sull'esempio negativo del ricco e quello positivo dei discepoli si vede come il rapporto degli uomini con Gesù sia determinante per il loro rapporto con Dio.
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