In Gv 10,34-35 Gesu, che e la Parola, si appella alla testimonianza della parola divina contenuta nella Scrittura. Questo richiamo viene rafforzato dalle due frasi: ego eipa (10,34) e ou dunatai luthenai he grafe (10,35). Quindi la Scrittura non puo perdere il suo valore neppure la sua importanza, e quello che e scritto deve essere accolto, poiche dietro il testo sacro si trova l'autorita di Dio stesso. L'argomentazione di Gesu in questa discussione e tipicamente rabinica. Gesu dimostra che non puo essere considerato bestammiatore per il fatto che chiama se stesso figlio di Dio. La sua relazione con Dio (di ascolto, obbedienza ed amore) e ancora piu profonda di quelia in cui si trovano coloro che in Sal 82,6, grazie all'ascolto della parola divina, vengono chiamati "dei''.
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