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IT
«Dio creò il mondo». Questa verità non riguarda soltanto un inizio puntuale, nel quale il creato fu chiamato dal nulla all’esistenza. La teologia della creazione si deve occupare, infatti, della relazione tra il Dio Creatore e l’universo creato. Una delle più profonde proposte di descrizione di tale relazione è stata formulata dal teologo russo Sergej Bulgakov che ha cercato di evitare, da un lato, le idee dal profumo monistico, che indeboliscono la trascendenza di Dio o mettono in dubbio l’identità propria del creato, e dall’altro lato, la trappola di mettere il creato accanto a Dio come se avessimo a che fare con due realtà divise. Il sistema bulgakoviano costituisce un panenteismo sofiologico in cui Dio si auto-manifesta dall’eternità nella sua vita intratrinitaria (la Sofia increata) e anche nel non-Dio, cioè nella creazione (la Sofia creata). Bulgakov si oppone alla visione che considera nel Creatore la Causa prima, incausata. Ogni causalità riferita a Dio lo riduce – secondo il nostro autore – alla catena causa-effetto del mondo. La creazione non può consistere nell’atto di causare le cose ma nel manifestarsi fuori di sé, per questo Bulgakov parla di eternità del creare. Dio, infatti, è il Creatore da sempre. Questo non nega la libertà di Dio nell’opera della creazione, perché in Dio non c’è distinzione tra necessità e libertà. L’Assoluto è come vuole essere e vuole essere come è. L’eterna creazione trova il suo eterno fondamento nella vita intratrinitaria e, come essa, è fatta nell’amore con i suoi due lati: il sacrificio e la beatitudine. Il sacrificio (la kenosi) consiste nel ritirarsi per fare spazio all’altro e, insieme, uscire da se stesso per manifestarsi nell’altro. La teologia della Creazione secondo Sergej Bulgakov ci offre un valido fondamento per la riflessione ecologica. La visione del «tutto in Dio e di Dio nel tutto» costituisce, infatti, una chiamata a custodire ragionevolmente il creato, Sofia divina creata.
IT
Il saggio intende fornire un contributo allo studio del filone ecologico nella letteratura italiana per ragazzi concentrandosi sulle opere di due scrittori che, da prospettive diverse, muovono una critica all’incoscienza ecologica dell’uomo contemporaneo: Giana Anguissola (1906–1966), molto amata dalle giovani lettrici del suo tempo grazie alla sua penna vivacemente ironica e ai suoi personaggi femminili a tutto tondo, e Gianni Rodari (1920–1980), che coniuga efficacemente dimensione realistica e fantastica per stimolare nel lettore il senso critico. Nelle Straordinarie vacanze di Violetta (1964), Giana Anguissola riprende la protagonista di Violetta la timida, spostando però l’ambientazione da Milano alla campagna piacentina, in un paesino che il carismatico Don Piero ha riportato all’antico modo di coltivare la terra: nessun concime chimico, nessuna macchina, nessun diserbante viene usato dai contadini del luogo e i prodotti agricoli vengono portati in città soltanto con i carretti. Rodari, oltre che in alcuni articoli, si concentra su tematiche ecologiche in particolare nei racconti Il pifferaio e le automobili (in Tante storie per giocare, 1971), in cui la narrazione si apre su una città completamente invasa dalle automobili, e Il mondo in scatola (in Novelle fatte macchina, 1973), che sviluppa in chiave surreale il problema dei rifiuti.
EN
The aim of this paper is to examine ecological issues in Italian children’s literature by focusing on the works of two Italian writers who criticize, from different perspectives, the lack of ecological awareness in modern humans. The writers are Giana Anguissola (1906–1966), loved by the young female readership of the day for her vividly ironic style and rounded female characters, and Gianni Rodari (1920–1980), effectively combining realism and fantasy to encourage his readers’ critical thinking. Anguissola’s Le straordinarie vacanze di Violetta (1964) places the protagonists of her prior Milan-set Violetta la timida in the new setting of the Piacenza countryside, where charismatic Don Piero has revived ancient farming practices: the local farmers do not use chemical fertilizers, machines or herbicides, and they transport their produce to the town by carts. Rodari explicitly addresses ecological themes in some of his articles and in two stories: “Il pifferaio e le automobili” (Tante storie per giocare, 1971) and “Il mondo in scatola” (Novelle fatte macchina, 1973). In the former tale, the narrative unfolds in a city completely overrun by cars, and in the latter, a surreal plot revolves around the problem of waste.
IT
Il presente studio si concentra sulle traduzioni italiane di due libri informativi per bambini in inglese – Wasted World (2009) e Kids Fight Climate Change (2020) –, che trattano di tematiche ambientali. I testi divulgativi sono il risultato di un complesso processo il cui scopo è quello di rendere comprensibile ai giovani lettori un sapere specialistico. Per farlo, questi libri si affidano a diverse strategie discorsive, come diversi tipi di spiegazione, e a diverse forme di coinvolgimento dei lettori, come le domande e l’ironia. Sono parte, infatti, di un fenomeno chiamato “edutainment” in cui educazione e intrattenimento si intrecciano per creare un “genere ibrido” (Buckingham e Scanlon, 2005). In particolare, i testi in analisi affrontano questioni ecologiche ed ambientali. Hanno pertanto un duplice scopo: informare e sensibilizzare i bambini all’interno di una prospettiva di sviluppo dell’“ecoliteracy”. Nonostante l’importanza di questi prodotti letterari, la traduzione di testi divulgativi è ancora un campo di ricerca poco esplorato sia in termini di diffusione destinata agli adulti che di diffusione destinata ai bambini. L’analisi comparativa si concentra sulle modalità tramite cui il riscaldamento globale e il cambiamento climatico vengono affrontati all’interno di questi testi e nelle rispettive traduzioni. Si esamina, nello specifico, come vengono tradotte le strategie divulgative, data la loro importanza nella disseminazione della conoscenza rivolta ai bambini. I risultati mostrano che le traduzioni italiane, pur mantenendo il connubio tra educazione e intrattenimento, tendono ad essere più precise e più complesse. Questo è in linea con le differenze interculturali identificate tra le culture a basso contesto (LC) e quelle ad alto contesto (HC).
EN
The paper focuses on the Italian translations of two English informational books for children: Wasted World (2009) and Kids Fight Climate Change (2020), which deal with environmental issues. Informational books texts result from a complex dissemination process aimed at making specialised knowledge comprehensible to young readers. To achieve this purpose, informational books rely on various discursive popularising strategies, such as an array of explanations, and various methods for eliciting readers’ engagement, such as questions and irony. Indeed, they are part of what has come to be known as “edutainment,” in which education and entertainment are intertwined to create a “hybrid genre” (Buckingham and Scanlon, 2005). As the texts examined in the paper engage with ecology and environmental issues, they have a dual purpose: to inform and to raise awareness (ecoliteracy). Despite the importance of popularising texts, the translation of such products is still an underexplored field of research. The comparative analysis of the two English texts and their respective Italian translations centres on how global warming and climate change are described in the source and target texts. It examines how the popularising strategies are translated, given their importance in knowledge dissemination for children. The findings indicate that Italian translations, though retaining the combination of education and entertainment, tend to be more precise and more complex than the source texts. This is in line with the intercultural differences identified between Low Context (LC) cultures and High Context (HC) cultures.
IT
Nell’articolo viene presentata un’analisi quantitativa e qualitativa del catalogo di “Nasza Księgarnia”, casa editrice polacca ultracentenaria specializzata in letteratura per bambini e ragazzi, dal punto di vista della presenza in esso di libri divulgativi su temi legati alla natura e all’ecologia. La ricerca riguarda gli anni 2011–2021, poiché in questo periodo in tutto il mondo si è potuta osservare una crescita di pubblicazioni di questo tipo. Osservando lo sviluppo dei libri di divulgazione editi da “Nasza Księgarnia”, ne sono stati definiti i temi e i generi dominanti. Infine due libri sulle specie in pericolo e in estinzione sono stati sottoposti ad un’analisi quantitativa in base al metodo di Nina Goga, in modo da visualizzare i trend presenti nei titoli presi in considerazione nello studio.
EN
The article presents a quantitative and qualitative analysis of the repertoire of Nasza Księgarnia, a more than 100-year-old Polish publishing house specialising in children’s and youngadult literature, in terms of informational books on nature and ecology. The study covers the years 2011–2021, as a clear increase in the number of such publications was observable all over the world in this period. The main trends in the development of informational books published by Nasza Księgarnia, their dominant themes, and their prevalent genres are identified. Two books on endangered and threatened species are qualitatively analysed by means of Nina Goga’s method as illustrative of the releases and trends under study.
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