Giovanni Mosco, nel Pratum spirituale, menziona direttamente i tre vescovi di Roma: san Pietro Apostolo, san Leone Magno e san Gregorio Magno. San Piętro, peró, viene menzionato soltanto occasionalmente e mai direttamente. Nel presente articolo, perció, egli non viene trattato separatamente, ma solo quando e menzionato nei capitoli che presentano san Leone Magno o san Gregorio Magno. Conformemente alla nomenclatura che si e sviluppata nel primo periodo patristico, la parola „papa" non era riservata soltanto al vescovo di Roma, ma veniva utilizzata anche da altri vescovi, ad esempio: da que!li di Alessandria.
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Giovanni Mosco, nel "Pratum spirituale", menziona direttamente i tre vescovi di Roma: san Pietro Apostolo, san Leone Magno e san Gregorio Magno. San Pietro, peró, viene menzionato soltanto occasionalmente e mai direttamente. Nel presente articolo, perció, egli non viene trattato separatamente, ma solo quando e menzionato nei capitoli che presentano san Leone Magno o san Gregorio Magno. Conformemente alla nomenclatura che si e sviluppata nel primo periodo patristico, la parola „papa" non era riservata soltanto al vescovo di Roma, ma veniva utilizzata anche da altri vescovi, ad esempio: da que!li di Alessandria.
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