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Widzenie Zmartwychwstałego. Interpretacja 1 Kor 15,3b-8

100%

Posadzy A.

Verbum Vitae

2009

vol. 16

161-181

Uno dei testi piu importanti che parlano della risurrezione di Gesu Cristo e delle sue apparizioni ai discepoli e sicuramente questo di l Cor 15,3b-8. Si parla addirittura del piu antica professione di fede. Lo scopo di questo lavoro era di presentare in che modo Gesu e apparso ai suoi discepoli, in modo particolare a Paolo. Si pone la domanda: che cosa Paolo ha visto sulla strada di Damasco? In che modo apparve davanti a lui? La seconda parte del lavoro riguardava il recente studio di un teologo tedesco Gerd Lüdemann, che qualche anno fa ha scritto il libro intitolato La risurrezione di Gesu. Storia, esperienza, teologia. L’autore nel suo lavoro propone di staccare le apparizioni di Gesu dalla fede nella risurrezione dicendo, che queste sono il risultato delle «fantasie», «visioni irreali», delie «coliettive estasi» oppure anche delie «coliettive aliucinazioni». Secondo l’autore tutte queste «visioni» non possono essere trattate come i fondamenti delia fede pasquale. In terza parte si voleva rispondere a queste tesi del teologo. La fede si fonda sui fatto storico delia risurrezione di Cristo. I discepoli, ai quali Gesuha dato la possibilita di vederlo, dopo la loro esperienza hanno lavorato per disperdere la fede nella risurrezione di Cristo. Anzi, hanno dato per questo la loro propria vita.

„Przemija bowiem postać tego świata” (1 Kor 7,31). Dziewictwo i celibat znakiem królestwa Bożego

63%

Bogacz R.

Verbum Vitae

2013

vol. 24

135-148

The present article is an analysis of 1 Corinthians 7:1-40. It presents the relevance of the choice of one’s way of life, either in marriage or in celibacy. Considering the passing away of this life, St. Paul showed the Corinthians the value of virginity as a testimony of the Kingdom of God. According to the apostle, this particular form of life is the best preparation for the eternal life. It enables a person to completely devote his/her life to the preaching of the Kingdom. St. Paul chose this way of living in order to commit himself to the proclamation of the Gospel. Celibacy freed him from all concerns related to the providing for the family. The teachings comprised in the analyzed text are particularly relevant for Christians living in the early twenty-first century. 1 Cor 7: 29-31 is utterly opposed to the models of life preferred in the contemporary world. In light of this utterance, it is worth asking where we can be led by this world that has chosen a completely different way of living. It is no wonder that modern man is not able to understand the value of virginity and celibacy which are a call to conversion and a sign of the Kingdom that will be opposed.

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„Przemija bowiem postać tego świata” (1 Kor 7,31). Dziewictwo i celibat znakiem królestwa Bożego