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in the keywords:  Spirito Santo
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Studia Pastoralne
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2008
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vol. 4
148-170
IT
Lo Spirito Santo è il principale soggetto della predicazione cristiana. Tale affermazione riguarda soprattutto l`omelia, la quale – essendo continuazione dela parola biblica e facendo parte viva della liturgia – possiede particorale efficaciasalvifica.Grazieall`azionedelloSpirito Santo l`omelia è parola di Dio e comunica Dio. Si può dire allora che l`omelia è il luogo della presenza e dell`azione dello Spirito Santo. Si tratta cioè della dimensione trinitaria, scritturistica, liturgica e antropologica della presenza e dell`azione dello Spirito nell`omelia. L’Omelia sta a dire „l’irruzione dello Spirito Santo” sull`omileta e sui partecipanti. Per questo l`omileta deve sempre in modo più profondo rendersi conto della sua „missione spirituale”. Deve essere aperto ai doni dello Spirito e deve aiutare i partecipanti a diventare più coscienti del ruolo dello Spirito Santo nella trasmissione della fede – attraverso la parola di Dio. L`omelia è anche una occasione privilegiata per presentare ai fedeli tutta la tematica pneumatologica. Tale catechesi l`omileta la deve realizzare non secondo il modo della teologia speculativa, ma secondo lo spirito della liturgia, cioè nel corso dell`anno liturgico. L`omelia pneumatologica deve avere soprattutto il carattare mistagogico: i fedeli devono approfondire la loro consapevolezza che lo Spirito Santo è una persona, persona divina, con la quale si può e si deve avere una relazione (una comunione) di fede e di vita. Questa comunione salvificaconloSpirtoSantoifedelilapossonosperimentaredurante la celebrazione liturgica.
IT
Nello studio presentato della pericope Mt 1,18-25 l’Autore cerca delle risposte alle domande che seguono. L’Evangelista non vuole forse dire in essa che Giuseppe che esegue l’ordine del Signore pronunciato dall’angelo (1,24-25) si lascia già guidare dalla giustizia evangelica, chiamata in seguito da Gesù «giustizia superiore» (5,20)? Se è così, non lo indica forse qui come tipo ideale di Israelita biblico giusto che vive la volontà di Dio per coloro che sarebbero voluti divenire discepoli del Messia e Figlio di Dio, che desiderano vivere una «giustizia superiore» nella Chiesa da Lui edificata (16,18)? E quindi Matteo non vuole con ciò dire che il processo di metanoia, che Giuseppe visse nell’incontro con il Verbo di Dio, è l’anticipazione del cammino di metanoia della Buona Novella predicata da Gesù ai suoi discepoli (4,17), e tramite gli stessi, a tutti i popoli fino alla fine del mondo (28,16-20)? Lo studio esegetico-teologico condotto consente di constatare che l’Evangelista Matteo in tale evento mostra effettivamente Giuseppe che visse la sua metanoia personale, sotto l’influenza della Parola del Signore udita e, grazie ad essa, divenne il tipo ideale di uomo di giustizia evangelica per coloro che nel futuro, sotto l’influenza del Vangelo della «giustizia superiore» predicato da Gesù, avrebbero desiderato divenire discepoli di Emmanuele e Salvatore nella Chiesa da Lui edificata
Teologia w Polsce
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2015
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vol. 9
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issue 1
17-37
EN
Pneumatological dimension of salvation is seen as essential in the perspective of ecclesiology. The Church is the community of the redeemed because they received the Spirit of the crucified and risen Lord. It was in the Spirit, and only in Him, the Church appears as an authentic community of salvation, which is open to every man. Moreover, only in the Spirit is possible appropriate understanding of the mystery of the Church in its various stages of existence. In this context it is useful to present the concept of an Italian theologian Francesco Lambiasi.
PL
Lo Spirito Santo è tra gli artefici principali della Chiesa. Insieme a Gesù Cristo, lo Spirito Santo è l’artefice co-istituente della Chiesa, del suo essere originario e di tutto il suo sviluppo ulteriore. Lo Spirito Santo è principale perché la Chiesa è per definizione “communio sanctorum”, comunità dei santificati dalla grazia di Cristo per opera dello Spirito Santo. Tutto ciò che concerne la grazia, sebbene sia frutto dell’azione comune della Trinità, per appropriazione spetta allo Spirito Santo.
IT
Il fondamento essenziale della spiritualità di sant’Arnaldo Janssen e della sua prima congregazione, la Società del Verbo Divino (abbr. SVD), è la base trinitario-missionaria. Arnoldo Janssen come fondatore di in totale di tre congregazioni religioso-missionarie ha individuato l’essenza della natura missionaria della Chiesa, proprio nella duplice missione del Verbo Divino e dello Spirito Santo. La spiritualità trinitaria e la spiritualità del Verbo Divino sono già state analizzate in questa rivista. Lo scopo di questo articolo è presentare e approfondire la comprensione della spiritualità pneumatologica di Arnoldo Janssen e della SVD e il suo significato per l’oggi. Sarà trattato in tre capitoli, nei quali verranno presentate: la spiritualità pneumatologica come culmine della spiritualità di Arnoldo Janssen, gli accenti pneumatologici nelle Costituzioni della SVD e infine le sfide per la spiritualità pneumatologica della SVD oggi.
EN
The essential foundation of the spirituality of St. Arnold Janssen and his first congregation, the Society of the Divine Word (abbr. SVD), is Trinitarianmissionary base. Arnold Janssen, as the founder of three religious-missionary congregations, identified the essence of the missionary nature of the Church precisely in the dual mission of the Divine Word and the Holy Spirit. The Trinitarian spirituality and spirituality of the Divine Word were already analysed in this journal. The aim of this article is to present and deepen understanding of the pneumatological spirituality of Arnold Janssen and the SVDs and its relevance for today. It is elaborated in three chapters in which the following are presented: pneumatological spirituality as the culmination of the spirituality of Arnold Janssen, pneumatological accents in the Constitutions of the SVD and finally the challenges for the pneumatological spirituality of SVD today.
IT
Il discepolo di Cristo è invitato di esercitare il discernimento spirituale e il discernimento degli spiriti. Quando si tratta di discernimento spirituale, bisogna intendere „spirituale” come livello al quale si esercita il discernimento. San Paolo insegna che i cristiani hanno ricevuto lo Spirito di Dio, per poter distinguere ciò che viene da Dio (cf. 1 Cor 2, 12). Quando si parla di discernimento degli spiriti, si tratta del ogetto a cui si applica il discernimento (situazioni di spirito, luci, mozioni e pure gli spiriti – esseri di natura personale – che agiscono nell’uomo). Solo l’uomo „spirituale” è capace di esercitare il discernimento spirituale. Nella Bibbia si trovano i dati, che aiutano a distinguere l’agire dello spirito maligno, dello „spirito della natura umana”, e pure dello Spirito Santo. La chiave fondamentale del discernimento sono le parole di Cristo riportate dal Vangelo. Sulla base biblica e tradizione ecclesiale, la Chiesa può riscoprire le nuove regole del discernimento, se lo necessita la situazione.
IT
Come non si può separare l'economia del Cristo da quella dello Spirito, così, secondo Lambiasi, non si può isolare la cristologia dalla pneumatologia. Se si dovrà evitare ogni separazione tra cristologia e pneumatologia, bisognerà guardarsi ugualmente anche da ogni confusione, perché in fondo il Figlio e lo Spirito non si identificano, ma restano Persone distinte. Perciò, né la cristologia si può ridurre a funzione della pneumatologia, né la pneumatologia a funzione della cristologia. Per Lambiasi nei tre grandi eventi salvifici la filiazione di Cristo, il suo essere Figlio di Dio, anche come uomo, appare strettamente legato al fatto che in lui è presente in modo unico e si fa di volta in volta sempre più presente, Lo Spirito Santo: lo Spirito ci dà Gesù come Cristo e il Cristo ci dà lo Spirito. Per lo Spirito il Verbo „diviene” Gesù (incarnazione); nello Spirito Gesù „diviene” il Cristo (battesimo); nello Spirito il Cristo „diviene” Spirito vivificante (pasqua).
Teologia w Polsce
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2015
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vol. 9
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issue 1
17-37
IT
Lo Spirito Santo è tra gli artefici principali della Chiesa. Insieme a Gesù Cristo, lo Spirito Santo è l’artefice co-istituente della Chiesa, del suo essere originario e di tutto il suo sviluppo ulteriore. Lo Spirito Santo è principale perché la Chiesa è per definizione “communio sanctorum”, comunità dei santificati dalla grazia di Cristo per opera dello Spirito Santo. Tutto ciò che concerne la grazia, sebbene sia frutto dell’azione comune della Trinità, per appropriazione spetta allo Spirito Santo.
EN
Pneumatological dimension of salvation is seen as essential in the perspective of ecclesiology. The Church is the community of the redeemed because they received the Spirit of the crucified and risen Lord. It was in the Spirit, and only in Him, the Church appears as an authentic community of salvation, which is open to every man. Moreover, only in the Spirit is possible appropriate understanding of the mystery of the Church in its various stages of existence. In this context it is useful to present the concept of an Italian theologian Francesco Lambiasi.
IT
Il peccato e i suoi effetti fanno parte dell’esperienza di vita di tutti. Nel mondo moderno, tuttavia, si osserva una significativa perdita di coscienza del peccato, sia nella sua dimensione individuale che sociale. Ecco perché l’autore di questo articolo tenta di avvicinare l’insegnamento papale sul peccato e il ruolo salvifico dello Spirito Santo. Nelle sue riflessioni sul peccato, Giovanni Paolo II lo mostra nella prospettiva dell’opera di salvezza che Gesù Cristo fece e alla luce dello Spirito Santo nel cuore di tutti. Il peccato dell’incredulità nella missione salvifica di Cristo, derivante dal peccato del primo popolo, ha portato al crimine di crocifissione, mentre il peccato contro lo Spirito Santo presume che l’uomo rifiuterà la conversione e quindi non la accetterà perdono offerto da Dio. In questa complessa situazione creata attraverso la scelta umana, lo Spirito Santo viene con l’offerta del perdono dei peccati. la condizione la remissione è il riconoscimento del peccato nella coscienza. Ecco perché la missione dello Spirito di Dio consiste nel “convincere” di peccato, giustizia e giudizio. Papa insegna che ogni peccato umano è stato superato dall’opera salvifica di Gesù Cristo. Lo Spirito Santo che opera nell’uomo rivela l’economia dell’amore di Dio, che ti invita alla conversione.
PL
Temat grzechu wpisany jest w kondycję istoty ludzkiej. Św. Jan Paweł II rozwinął tę kwestię w encyklice poświęconej Boskiej Osobie Ducha Świętego „Dominum et Vivificantem”. Na pierwszy rzut oka oba argumenty nie wydają się mieć ścisłego związku, a jednak papież przedstawia funkcję uświęcającą i uzdrawiającą w porządku zbawienia odnosząc się do Osoby Ducha Świętego. Celem niniejszego opracowania jest ukazanie nauczania Jana Pawła II odnoszące się do dzieła zbawienia w świetle niezbędnej i istotnej roli Ducha Świętego. Polega ona na przygotowaniu człowieka do nawrócenia, inspirując go aby uświadomił sobie własną grzeszność. Dopiero wówczas człowiek będzie zdolny przyjąć zbawczą łaskę. Warto zaznaczyć że wypowiedzi papieża zostały uzupełnione i pogłębione poprzez odwołanie się do najnowszych opracowań współczesnej teologii i wkładu wybitnych teologów w obrębie tejże tematyki. Nie można również pominąć faktu, iż w 2020 obchodzono 100-e urodzin Jana Pawła II oraz iż encyklika została podpisana w dniu urodzin papieża 18 maja 1986.
Teologia w Polsce
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2021
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vol. 15
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issue 2
81-94
EN
The liturgical renewal endorsed by the Second Vatican Council has the Sacred Liturgy as its center: it is already in itself – as the Constitution Sacrosanctum Concilium (SC 43) states – a grace of the Holy Spirit. The new ”Ordo” of the Anointing of the Sick can beconsidered as one of the most significant fruits of this renewal. In fact, the new Ritual, with its articulation and richness of perspectives, presents a new vision of this sacrament. The most important amendment concerns its name which from the Sacrament of the dying (sacramentum exeuntium) becomes that of the sick (unctio infirmorum). The goal of my research is the deeper understanding of the presence of the Holy Spirit in the Anointing of the Sick through a study of the current rite. We will analyze the Ritual from the pneumatological point of view and then arrive at a doctrinal synthesis. The method used is also comparative, because I would like to highlight the differences between the texts of the old Ritual (1614) to those of the current  liturgy (1972). The main question is this: How is the presence and action of the Holy Spirit expressed in the new Ordo.
PL
Odnowa liturgiczna zainicjowana przez Sobór Watykański II przedstawia świętą liturgię jako centrum życia Kościoła. Liturgia jest już sama w sobie – jak stwierdza konstytucja Sacrosanctum concilium (SC 43) – łaską Ducha Świętego. Za jeden z najbardziej znaczących owoców tej odnowy można uznać nowe Ordo sakramentu namaszczenia chorych. W istocie nowy Rytuał ze swoją formą wyrazu i bogactwem perspektyw przedstawia nową wizję tego sakramentu. Najważniejsza zmiana dotyczy jego nazwy – zamiast o umierających (sacramentum exeuntium) mówimy teraz o chorych (unctio infirmorum). Celem moich badań jest głębsze zrozumienie obecności Ducha Świętego w namaszczeniu chorych poprzez studium aktualnego obrzędu. Rytuał zostanie przeanalizowany z pneumatologicznego punktu widzenia, a następnie dojdziemy do syntezy doktrynalnej. Zastosowałem również metodę porównawczą, ponieważ chciałem podkreślić różnice między tekstami dawnego Rytuału (1614) a tekstami obecnej liturgii (1972). Główne pytanie brzmi: W jaki sposób w nowym Ordo wyraża się obecność i działanie Ducha Świętego?
IT
Il rinnovamento liturgico sanzionato dal Concilio Vaticano II ha come centro la Sacra Liturgia: esso già di per sé – come dice la Costituzione Sacrosactum Concilium (SC 43) – è una grazia dello Spirito Santo. Uno dei frutti più significativi di questo rinnovamento può essere considerato il nuovo ”Ordo” dell’Unzione degli infermi. Infatti, il nuovo Rituale, con la sua articolazione e ricchezza di prospettive presenta una nuova visione di questo sacramento. La modifica più importante riguarda il suo nome che da sacramento dei moribondi (sacramentum exeuntium) diventa quello degli ammalati (unctio infirmorum). Meta della mia ricerca è l’approfondimento della presenza dello Spirito Santo nell’Unzione degli infermi attraverso uno studio del rito attuale. Analizzeremo il Rituale dal punto di vista pneumatologico per poi giungere ad una sintesi dottrinale. Il metodo da me utilizzato sarà anche comparativo, perché vorrei mettere in rilievo le differenze tra i testi dell’antico Rituale (1614) a quelli della liturgia attuale (1972). La domanda principale è questa: Come viene espressa nel nuovo Ordo la presenza e l’azione dello Spirito Santo.
EN
In the presentation of the subject – preceded by an Introduction, where the Aquinas is presented as Bible’s Commentator – the author examines the saint Thomas’ interpretations of saint Paul’s texts regarding the theme of this research, confronted with the contemporary exegesis, and presents three points: 1 – The vices (Gal 5,19-21); 2 – The fruits of the Holy Spirit (Gal 5,22-23a); 3 – Against such there is no Law (Gal 5,23b; whit the interpretation of Gal 5,24-25). All this permits to the author to conclude that the doctrine of the fruits of the Holy Spirit presented by Saint Thomas in this Commentary is very clear, rich and remains valid and topical and permits to remain in the faith, morality and spirituality of the Church.
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