L’autore presenta e commenta la sentenza definitiva del Tribunale Apostolico della Rota Romana c. Boccafola del 21 novembre 2002 (negative) nella causa Nahsvillen (U.S.A.) dal can. 1099 C.I.C. (l’error determinans voluntatem); si tratta del matrimonio dei protestanti. Il turno rotale non ha condiviso la tesi dell’attore dimostrando che il suo errore circa l’indissolubilità è stato un semplice errore speculativo riguardante il matrimonio in genere, invece non è stato applicato al matrimonio concreto di cui si tratta nella causa, e perciò non ha determinanto la sua volontà.
Il problema della rilevanza giuridica dell’error iuris circa le proprietà essenziali e la dignità sacramentale del matrimonio ha una lunga storia incominciata da S. Tomasso D’Aquino riguardo all’errore degli eretici o degli infedeli sulla sacramentalità del matrimonio.L’autore presenta le singole tappe dell’evoluzione storica durante la quale si formava la futura norma giuridica del can. 1099 del CIC del 1983. Dopo aver riferito la dottrina di s. Tommaso D’Aquino sull’error fidei, presenta lo sviluppo della dottrina sull’error iuris dal XVI al XVIII secolo, quindi il contributo della dottrina e della giurisprudenza del XIX e dell’inizio del XX secolo, lo sforzo compiuto durante la codificazione di diritto canonico coronato con il can. 1084 del CIC del 1917, la recezione del suddetto canone nella dottrina canonistica e nella girisprudenza rotale nonché le nuove proposte rispetto al valore giuridico dell’error iuris, finalmente i lavori dei cosultori del coetus „De matrimonio” della Pontificia Commissione per la Revisione del CIC, portati a termine con la formulazione del can. 1099 che é stato approvato dal Legislatore CIC del 1983.Per quanto riguarda la regolazione stessa del can. 1099 CIC, conformemente allo scopo di questo studio l’autore si limita solo alla breve presentatione della normativa non toccando le difficoltà interpretative.
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