Full-text resources of CEJSH and other databases are now available in the new Library of Science.
Visit https://bibliotekanauki.pl

Refine search results

Results found: 1

first rewind previous Page / 1 next fast forward last

Search results

Search:
in the keywords:  mercato teatrale
help Sort By:

help Limit search:
first rewind previous Page / 1 next fast forward last
EN
This article introduces the activity of artistic directors Teresa Costantini, Angela Paghetti, and Colomba Coppa in the service of Ferdinando Carlo Gonzaga-Nevers, their generous patron and the last Duke of Mantua. Referencing studies that were initiated 30 years ago in the field of musicology and using recent historical research and archival sources, the essay highlights the artistic, organisational, and management responsibilities of commedia dell’arte directors. It reconstructs their relations with Ferdinando Carlo, ducal agents, and the Gonzaga court, while also focussing on their relations with Venetian Grimani impresarios, with whom the Duke of Mantua had established a lasting and generous collaboration. Performing women, prejudicially equated with prostitutes and beneficiaries of gifts and privileges, were depictions of love and glory for a discredited prince, whose array of artists was, however, amongst the most dense and dynamic in Italy. Actresses progressively moved away from the codes of courtliness and, as professionals registered and paid with money, they came to have strong bargaining power and levels of autonomy. However, they were subjected to rules and obligations, especially in Venice, where theatre owners made spaces available only to companies under the protection of the princes who were politically aligned with the Serenissima. During the years of the so-called Spanish succession war, Diana, Aurelia, and the others moved between Venice, Mantua, and Casale, where Ferdinando Carlo had moved after the blockade of Mantua, accompanied by a colourful procession of women, musicians, and commedia actors. Through theatrical misadventures mingled with military manoeuvres in Mantuan territory, and via changes of destination, programme, or repertoire, we read the story of a duchy that had lost its identity and of a rapidly changing theatrical market.
IT
Il contributo presenta l’attività delle capocomiche Teresa Costantini, Angela Paghetti, Colomba Coppa al servizio di Ferdinando Carlo Gonzaga-Nevers, ultimo duca di Mantova e generoso mecenate. Sulla linea di studi iniziati trenta anni fa sul versante musicologico e delle recenti ricerche storiche, il saggio, condotto su fonti d’archivio, mette in evidenza le responsabilità di ordine artistico, organizzativo e gestionale delle capocomiche della Commedia dell’Arte e ricostruisce da un lato i loro rapporti con Ferdinando Carlo, gli agenti ducali e la corte gonzaghesca; dall’altro con gli impresari veneziani Grimani, con i quali il duca di Mantova aveva stabilito una duratura e generosa collaborazione. Le donne di spettacolo, pregiudizialmente equiparate alle prostitute e beneficiarie di regali e di privilegi, erano raffigurazioni d’amore e di gloria per un principe screditato, la cui schiera di artisti fu però fra le più folte e dinamiche d’Italia. Le attrici si allontanarono progressivamente dai codici della cortigianeria e in qualità di professioniste scritturate e retribuite in denaro vantarono forte potere contrattuale e margini di autonomia; ma furono sottoposte a regole e obblighi soprattutto a Venezia, dove i proprietari dei teatri rendevano disponibili gli spazi solo alle compagnie sotto la protezione dei prìncipi politicamente allineati con la Serenissima. Durante gli anni della cosiddetta guerra di successione spagnola, Diana, Aurelia e le altre si mossero fra Venezia, Mantova e Casale, dove Ferdinando Carlo si era trasferito dopo il blocco di Mantova accompagnato da un variopinto corteggio di donne, musicisti e commedianti. Le disavventure teatrali si incrociarono con le manovre militari nel territorio mantovano e dietro i cambi di destinazione, di programma o di repertorio leggiamo in filigrana la storia di un ducato che aveva smarrito la propria identità e di un mercato teatrale in rapida trasformazione.
first rewind previous Page / 1 next fast forward last
JavaScript is turned off in your web browser. Turn it on to take full advantage of this site, then refresh the page.