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Educazione interpersonale

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I recenti contributi delle neuroscienze e le loro implicazioni per la didattica hanno motivato l’apertura a nuovi saperi, la necessità di nuove competenze e il bisogno di rinnovamento della didattica stessa, mettendo al centro di tutto la relazione educativa. Il cervello è stato disegnato per apprendere attraverso le esperienze di condivisione. Lo scopo di queste pagine è quello di verificare l’esistenza di una correlazione tra lo sviluppo mentale e la relazionalitá. In questa direzione, l’approccio educativo di Chiara Lubich sottolinea che l’obiettivo dell’educazione è quello di sviluppare l’identità personale a partire dall’incontro con l’altro. A suo giudizio, inoltre, sia le relazioni interpersonali che le emozioni aiuteranno ad imparare meglio. Le neuroscienze e le scienze cognitive hanno dimostrato l’interconnessione che esiste tra percezione, emozione e cognizione nell’apprendimento scolastico. Si pensa perciò che la valorizzazione delle dimensioni relazionali ed emotive nella didattica possa migliorare i processi d’insegnamento e d’apprendimento. In effetti, negli ultimi decenni, gli studi e le ricerche sul funzionamento del cervello umano e sui processi d’apprendimento hanno condotto a nuove scoperte che stanno modificando l’educazione attuale. I progressi delle scienze affermano che lo sviluppo delle capacità interpersonali può migliorare lo sviluppo del cervello dei bambini. È il rapporto con gli altri – e con quanti si fanno carico dei bambini – che promuove o inibisce l’organizzazione dei circuiti neurali, la capacità di attivarli in risposta agli stimoli, e che permette l’espressione delle strutture cerebrali determinate geneticamente. In questo scenario si presenta lo sviluppo di comportamenti prosociali, che ottimizzano e postulano la capacità di empatia, promossi da Chiara Lubich come categorie comportamentali dell’Arte di Amare.
EN
Recent contributions from neuroscience and their implications on school teaching have encouraged openness to new knowledge, to the need for new skills and to the revamping of teaching, placing educational relationship at the centre of everything. The brain has been designed to learn through sharing experiences. The purpose of these pages is hence to see if there is a correlation between mental development and relationality. In that sense, as Chiara Lubich’s pedagogy highlights, educational goal is to develop personal identity starting from the encounter with the other. Besides, interpersonal relationships and emotions will help to improve learning. Neuroscience and cognitive neuroscience have demonstrated there is an interconnection between perception, emotion and cognition during school learning. Therefore, we think that valuation of relational and emotional dimensions in education can improve the processes of teaching and learning. In fact, in the last decades, studies and research about human brain function and teaching and learning processes have led to new findings that nowadays are modifying current pedagogy. The progress on science says that interpersonal skills development can improve children’s brain development. The relationship with others and other attachment figures is the enabler to allow or inhibit the organisation of neuronal connections, the capability to activate them as a response to stimulus and allow the expression of brain structures genetically determined. This scenario presents the development of prosocial behaviour, which optimise and postulate the capacity for empathy, promoted by Chiara Lubich as behavioural categories of the Art of Love.
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