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Nella sentenza rotale del 13 dicembre 1989 c. Palestre, pronuziata - „pro nullitate” - in seconda istanza, si tratta del caso in cui l'attore ha escluso l’indissolubilità del matrimonio nell'ipotesi „che il tradimento - come dichiara lui stesso - si fosse verificato, sarebbe scattata immediatamente la mia ferma e radicata mentalità meridionale di considerare come morta e seppellita la moglie e considerare me stesso come non sposato”. Nello suo studio l'autore presenta il suo commento alla suddetta sentenza.