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Il caso descritto riguarda due processi, svoltisi contemporaneamente in due tribunali – civile ed ecclesiastico – sull’annullamento di un matrimonio con una persona affetta da schizofrenia. Sulla base di questo esempio, vengono descritte le differenze procedurali, che derivano da diverse normative di legge vigenti nei tribunali vescovili e civili su tale materia, nonché le norme per la nomina dei periti psichiatri, e le differenti aspettative che ciascuno dei tribunali pone davanti a sé. Viene presentata la proposta di utilizzo, da parte dei periti e delle corti, del modello della cosiddetta rete sociale, che consente di effettuare un’analisi più completa e approfondita delle relazioni familiari, soprattutto nelle situazioni in cui uno dei coniugi è malato di mente.