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L’articolo è una prova della reinterpretazione dell’insegnamento del sinodo il quale riflette sul dogma della Santissima Trinità in confronto alle eresie di modalismo sabeliano e triteismo. Si cerca d’intendere il senso dei concetti antichi di „monarchia”, „monada”, „triada” con i quali il Sinodo descrive il dogma. L’attualità dell’insegnameto del Sinodo dipende dalla Parola di Dio che va scoperta nei testi biblici i quali si trovano in base di tale insegnameto. Ne troviamio espressamente i due testi evangelici con le parole di Gesù: „Io e il Padre siamo una cosa sola (Gv 10, 30) e „Io sono nel Padre e il Padre è in me” (Gv 14, 11). L’espressione „una cosa sola” indica che esiste un solo Dio, il quale viene chiamato nell’insegnamento del sinodo una monarchia e una monada. „Una cosa sola” significa una natura e una sostanza dell’unico Dio. Però Dio non è solo il Padre. In Dio c’è il Padre e il Figlio, e lo Spirito Santo. Allora Dio viene chiamato dal sinodo la triada. Il Figlio ha la stessa natura, la stessa sostanza, la stessa potenza, la stessa dignità del Padre, perchè dal Padre riceve tutto. Egli è anche l’immagine del Padre. Siccome il Padre è nel Figlio, tutte le qualità del Padre sono viste nel Figlio che in Gesù Cristo si è fatto uomo. La presenza del Padre nel Figlio non è una presenza dominante. Per cui il termine monarchia non va inteso nel senso del subordinazianismo.