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2018 | 9.2 | 305-325

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La “vita spericolata” della sintassi: il "che polivalente" nella canzone italiana tra gli anni ’70 e ’90 del Novecento

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The “Reckless Life” of Syntax: Multipurpose "che" in Italian Songs between the 1970s and 1990s

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Questo articolo illustra la progettazione e sperimentazione di un’unità didattica basata su testi di canzoni italiane e finalizzata a facilitare l’approccio con il fenomeno del che polivalente da parte di discenti di lingua italiana L2. Lo scopo di tale sperimentazione è di supportare la formazione di futuri mediatori, interpreti e traduttori presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna, favorendo la consapevolezza circa un tratto linguistico dell’italiano neostandard. Verranno presentati il contesto didattico di sperimentazione, il tema del che polivalente, con un tentativo di classificazione delle sue diverse realizzazioni in due macroaree, e l’unità didattica realizzata. Infine, dall’analisi quantitativa degli esiti di un monitoraggio svolto sul gruppo-classe oggetto di studio, si mostrerà come tale pratica si sia rivelata utile a creare un’atmosfera positiva favorevole all’acquisizione e a potenziare la motivazione legata al piacere, facilitando la processabilità di un input linguistico altrimenti incomprensibile e gettando le basi per ulteriori indagini sul tema che consentano di dare vita ad uno studio più ampio.
EN
This paper presents findings from the planning and testing of a didactic unit for students of Italian as a second language, a unit that focuses on how to use the multipurpose word che (che polivalente). The materials used in this unit are Italian songs. The aim of this testing is to support the training of future language mediators, interpreters, and translators at the Department of Interpreting and Translation of the University of Bologna by raising awareness about a linguistic trait of the neo-standard, i.e., the new standard variety of Italian language. This paper examines the didactic context of testing, how it was carried out, and the phenomenon of the multipurpose che; it also attempts to classify the various cases of the che polivalente in two macro-areas. The outcomes of a quantitative analysis of the data gathered through monitoring are thought to provide evidence for how this practice of using songs may prove useful both in creating a positive atmosphere that fosters language acquisition, as well as in enhancing motivation based on the concept of pleasure. This may facilitate the processing of an otherwise incomprehensible linguistic input and lay the groundwork for further research on the subject, which may also allow for a broader study.

Year

Issue

9.2

Pages

305-325

Physical description

Dates

received
2017-08-31
accepted
2018-07-21

Contributors

author
  • Università di Bologna

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