Między "Ustami Italji" a brzegiem Nervi. Przypadek Kazimiery Alberti

• Authors: Janina Janas

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EN

Between "The Mouth of Italy" and the Nervi banks. The case of Kazimiera Alberti

IT

Tra "La bocca dell’Italia" e le sponde del Nervi. Il caso di Kazimiera Alberti

• Languages of publication: PL

Abstracts

IT

Nell’articolo si fondono diverse prospettive interpretative. La prima si concentra sul volume di poesie Usta Italji, pubblicato negli anni ‘30, nel quale Kazimiera Alberti, inconsapevolmente, preannuncia il suo futuro. Le “escursioni poetiche” tra le varie città italiane, rafforzate da elementi di stampo autobiografici, mostrano una soggettività letteraria tutta femminile. Il discorso biografico rappresenta una cornice per le esperienze affettive quali malinconia, tristezza e passione. Oggi chiameremmo tale esperienza legata ad un dato luogo come “poetica dello spazio”, nella quale gli elementi reali si collegano a quelli immaginari. La seconda parte dell’articolo è dedicata al soggiorno di Kazimiera Alberti in Italia. Soggiorno che certamente non può essere trattato come un semplice viaggio di piacere o a fini turistici. L’analisi del codice della memoria culturale dà vita ad una rappresentazione convincente dello sforzo con cui il poeta cerca un proprio modo di “vivere” in un mondo che si divide tra il tragico passato polacco e la sicurezza della terra italiana. Le riflessioni sulla lettera di Kazimiera Alberti indirizzata a Maria Grabowiecki non possono essere trattate come una mera procedura d’interpretazione, ma anche, e soprattutto, un impulso per cogliere, per quanto sia possibile, il fulcro centrale del lavoro dell’Alberti. Si tratta di un gesto di ri-creazione, un tentativo di ri-apertura del mondo verso i grandi miti culturali; una passione creativa la cui evocazione poetica diventa reale come l’isola “immaginaria” di Capri.

EN

The article conjoins several interpretative perspectives. The first one focuses on Kazimiera Alberti’s volume of poetry entitled Usta Italji [The Mouth of Italy] published in the 1930s, in which Alberti unconsciously predicts her future. Her poetic excursions into Italian cities, enhanced by autothematic tropes, reveal the writerly-feminine subjectivity. What the biographical discourse delineates there is the frame for affective experiences, such as melancholy, sadness, and passion. This experience of the place would be identified today as the poetics of space, in which actual addresses merge with made up after-images. The second part of the article is devoted to Kazimiera Alberti’s experience of living in – and not only sightseeing – Italy. An analysis of the cultural memory code makes it possible to accurately portray the effort with which the poet seeks an original way of inhabiting the world that spans between the tragic Polish past and the Italian space of salvage. A reflection on Kazimiera Alberti’s letter to Maria Grabowiecka becomes not only an interpretative procedure but also – and primarily – a trigger to discuss the (arguably) central theme in Alberti’s oeuvre: the gesture of re-creation. This gesture stands for the attempt to re-create the world in the language of great cultural myths, or for the creative passion whose poetic evocation is Capri – an island equally real and “made up” or imagined.

Keywords

PL

pamięć; geopoetyka; reportaż literacki

EN

memory; geopoetics; literary reportage

IT

memoria; geopoetica; reportage letterari

• Publisher: Uniwersytet Śląski
• Journal: Fabrica Litterarum Polono-Italica
• Year: 2019
• Issue: 1
• Pages: 39-69

Dates

published

2019-12-15

Contributors

author

Janina Janas

Identifiers

DOI

10.31261/FLPI.2019.01.03