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Sostantivo basileia, presente nella proclamazione di Gesù sotto forma basileia tou Theou, oppure basileia ton ouranon, esprime piuttosto una realtà personale di Dio e di Gesu, e non soltanto geografica. Spesso siamo tentati di pensare piu a questa ultima. Nel libro dell'Apocalisse il regno apartiene a Dio a Christo (Ap 11, 15; 12; 10). Tutto quello che si svolge nella storia umana non e altro che realizzazione del Loro potere regale. C’e un’altro regno, che puó essere chiamato un «anti-regno», quello di Bestia (Ap 16, 10; 11, 17. 18). Ma anche i cristiani sono chiamati basileia (Ap 1, 6; 5, 10; Ap 20, 6 esprime lo stesso ma nella forma verbale). Il loro essere «regno» e uno stato strettamente legato a Dio e a Cristo. Questo e avvenuto grazie alla morte violenta di Gesù (Ap 1, 5; 5, 9). La loro dignità è „indirizzata” a Dio e ora si esprime nella missione che svolgono sulla terra (Ap 20, 6). Finalmente, nella realtà escatologica, loro avranno parte in una piena realizzazione di quello che già stanno sperimantando. Questo articolo cerca di provare che per i cristiani „essere regno”, nel contesto della storia, è un compito da svolgere e non una dignita da godere. II ció si attua nella tensione tra opposizione alla Bestia a tra stretto legame a Dio e a Cristo.