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1

Droga dążenia do świętości według Klemensa Rzymskiego

100%

Widok N.

Vox Patrum

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2012

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vol. 57

727-735

EN

The third successor of St. Peter on the see of the Roman ecclesiastic community, Clement of Rome, is the author of a letter addressed to the believers in Corinth. The content of this letter offers an essential witness concerning the problems in the initial stage of the history of the Church, especially in relation to its small particle in Corinth. One of the issues discussed by Clement is encouragement for the effort of inner perfection, i.e. holiness. His offer directed to the Corinthian community contains several stages which a Christian should undergo. The ascent to holiness, according to the Bishop of Rome, starts with acknowledgement of one’s guilts. This is a condition and basis for the next stage, i.e. penance and conversion. The final stage is built on the theological virtues of faith and hope. The concept of achieving holiness, offered by Clement of Rome, is close to other witnesses of that epoch: Didache and the letters of Ignatius of Antioch.

2

Klemens Rzymski o sukcesji apostolskiej

63%

Widok N.

Vox Patrum

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2014

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vol. 62

541-550

EN

1910. anniversary of the death of Saint Clement of Rome, the third successor of Bishop of Rome, celebrated a few years ago († 101), became an opportunity to remind his teaching, which he left in the Epistle to the Corinthians, written by him. The content of this letter is an important witness of the emerging church organization. That, what was happening in Corinth and, without a doubt, in Rome, is one of the stages of the Church’s history of major importance. The contemporary situation related to the authority prompted the acceptance of the institutional proposal based on the Holy Scripture and the practice of the Apostles. Transferring saving mission “from hands to hands”, called apostolic succession, proved to be an extremely important achievement of the early Church to preserve its credibility in the following centuries. Saint Clement of Rome is one of the first witnesses of such message and he is also the author of this essential ecclesiological element. The letter that was sent to the inhabitants of Corinth contains the earliest foundations which, after years, become an essential criterion of Catholicism. The original foundations of theological thinking can be already seen in the teaching of Saint Clement. Many later theologians referred to this doctrine, adding further ecclesiological consequences emerging from it.

3

"Prima Clementis": zagadnienie prymatu biskupa Rzymu w ujęciu współczesnych opracowań patrystycznych

51%

Turek W.

Vox Patrum

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2004

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vol. 46

33-49

IT

La prima Clementis scritta negli ultimi anni del primo secolo ha suscitato un vivo interesse filologico, storico e teologico, come dimostrano vari studi apparsi in diversi ambienti nel secolo scorso. Molti autori dedicarono la loro ricerca ai vari aspetti della LeKem concernenti l'intervento di Clemente Romano nella vita della comunita di Corinto, mettendo in evidenza il tema del primato del vescovo di Roma. Un'analisi attenta dei vari elementi esaminati dimostra comunąue come siamo lontani dalie soluzioni definitive circa il concetto di gerarchia ecclesiastica presentato nelFopera e, in modo particolare, circa la posizione ed il ruolo del vescovo di Roma. Va comunque osservato che gli autori protestanti si soffermano soprattutto sugli aspetti filologia della LeMern, mentre gli autori cattolici, non trascurando questo tipo di ricerca, prendono in considerazione in maniera piu puntuale il contesto storico-teologico in cui la Prńnn C/ementM fu scritta. Essi vedono poi nelFopera un segno, piuttosto chiaro, della coscienza di responsabilita di Clemente per tutti i fedeli.

EN

La prima Clementis scritta negli ultimi anni del primo secolo ha suscitato un vivo interesse filologico, storico e teologico, come dimostrano vari studi apparsi in diversi ambienti nel secolo scorso. Molti autori dedicarono la loro ricerca ai vari aspetti della Lettera concernenti l'intervento di Clemente Romano nella vita della comunita di Corinto, mettendo in evidenza il tema del primato del vescovo di Roma. Un'analisi attenta dei vari elementi esaminati dimostra comunąue come siamo lontani dalie soluzioni definitive circa il concetto di gerarchia ecclesiastica presentato nel'opera e, in modo particolare, circa la posizione ed il ruolo del vescovo di Roma. Va comunque osservato che gli autori protestanti si soffermano soprattutto sugli aspetti filologia della Lettera, mentre gli autori cattolici, non trascurando questo tipo di ricerca, prendono in considerazione in maniera piu puntuale il contesto storico-teologico in cui la Prima Clementis fu scritta. Essi vedono poi nelFopera un segno, piuttosto chiaro, della coscienza di responsabilita di Clemente per tutti i fedeli.

4

Geneza i pierwsze znaczenie terminu „świecki" – „laicus" w literaturze wczesnochrześcijańskiej

51%

Longosz S.

Vox Patrum

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2002

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vol. 42

53-65

EN

Hac in dissertatiuncula primum vocis laicos - laicus genesis, quae radices in traditione veterotestamentaria (lSm 21, 5; Ez 48, 15 et 22,16) necnon in traductionibus biblicis Aquilae, Theodotionis et Symmachi habet, exponitur. Deinde eiusdem vocis antiquissima Christiana notio, quae imprimis christianum non-sacerdotem significat, locis ex scriptis Clementis Romani, Clementis Alexandrini, Origenis, Hippolyti Romani, Tertulliani, Cypriani Carthaginiensis, Pontii Diaconi.

5

Rola świeckich w pismach Ojców Apostolskich i Apologetów greckich II wieku

51%

Misiarczyk L.

Vox Patrum

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2002

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vol. 42

67-88

IT

Per descrivere il ruolo dei laici nella Chiesa antica negli scritti dei Padri Apostolici ci siamo concentrati su Didache, L’Epistola ai Corinti di Clemente Romano, 1 e 2 Lettera a Filippesi di Policarpo di Smyrne e Pastore di Erma. Abbiamo quindi sottolineato che per capire bene i diversi carismi nella Chiesa primitiva descritti nella Dottrina dei Dodici Apostoli bisogna distinguere tra l’uso del termine „profeta” come una cattegoria generica che abbraccia tutti coloro che sono aperti all'azione dello Spirito Santo e quello piu specifico come carisma profetico data alla comunita dei credenti per interpretare meglio il tempo presente alla luce del Vangelo. Un'altra premessa merita ancora di essere messa in rilievo, e cioe, che secondo la Didache eventuale ruolo dei laci riguarda la comunita ecclesiale locale e non la Chiesa universale. Detto questo il ruolo dei laci in quest'opera sarebbe triplice: discernere tra un profeta itinerante vero da quello falso, poi, sostenere materialmente i veri profeti (qui inizia la famosa decima) e infine partecipare attivamente all'elezione dei vescovi e diaconi. Epistola ai Corinti (40, 5) per la prima volta appare il termine laikos che significa qualcuno che non offre i sacrifici di culto al nome della comunita. Oltre questo, Clemente attribuisce ai laici il compito di eleggere i presbiteri, che peró quando svolgono il loro servizio in maniera degna non possono essere dimessi da nessun laico. Policarpo di Smyrne si concentra sulla descrizione dei compiti dei laici che vivono nel mondo, cioe mogli, vedove, giovani e vergini, chiamati anche essi a dare la testimonianza al Vangelo nella vita quotidiana. Erma invece riceve la missione di annuziare il messaggio „rivelato” a tutti i cristiani che esiste una „paenitentia secunda” dopo il battesimo. Sarebbe quindi in qualche modo il precursore di tutti quei laici lungo la storia della Chiesa che hanno ricevuto le „rivelazioni” private come un aiuto per comprendere meglio la rivelazione pubblica in un determinato contesto storico. Per quanto riguarda invece gli Apologisti greci, nei loro testo non troveremo alcunche sul ruolo dei laci nella Chiesa del II secolo. Loro stessi peró, nella stragrande maggioranza laici, hanno svolto il ruolo fondamentale nella difesa dei cristianesimo dalle false calunnie popolari e dalla persecuzione imperiale, si sono impegnati nella polemica con il politeismo pagano e anche sforzati di presentare la fede cristiana nelle cattegorie filosofiche dell'epoca.

6

„Człowiek pokoju” (Ps 37,37) w egzegezie Ojców Kościoła okresu przedkonstantyńskiego

51%

Żurek A.

Verbum Vitae

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2016

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vol. 30

213-229

PL

Zagadnienie pokoju było poruszane przez autorów patrystycznych w różnorodnych kontekstach. Jednym z nich jest interpretacja określenia „człowiek pokoju” (Ps 37,37) i bliskiego mu treściowo błogosławieństwa dla ludzi „zaprowadzających pokój” (Mt 5,9). Analiza tekstów ojców Kościoła okresu przedkonstantyńskiego dowodzi, że określenia te miały przede wszystkim znaczenie moralne, bo pokój miał stanowić element osobowości chrześcijanina. Pokój rozumiany jako wewnętrzny ład i harmonia miał cechować każdego wyznawcę Chrystusa. Tym wewnętrznym pokojem chrześcijanin promieniuje na otoczenie. W tej koncepcji pokoju uderza brak odniesień do życia państwowego, co można tłumaczyć sytuacją chrześcijan w okresie przedkonstantyńskim. Wraz ze zmianą tej sytuacji, zmieniło się tez podejście autorów chrześcijańskich do pokoju, czego żywym dowodem jest św. Augustyn.

EN

The issue of peace was mentioned by patristic authors in various contexts. One of them is an interpretation of the term man of peace (Ps 37:37) and, strictly connected to this term, the blessing upon peacemakers (Matt 5:9). The textual analysis of the Pre-Constantinian Church Fathers proves that the above terms had a mainly moral meaning. Peace, conceived as internal order and harmony, had to be an element of the Christian personality, an attribute of every follower of Christ. Every Christian should radiate this internal peace. In this conception, peace did not refer to the political realm, and that can be explained by the situation and status of Christian believers in the pre-Constantinian period. Once that situation was changed, the Christian authors’ approach to peace was changed as well, with St. Augustine being a good example and proof of that altered viewpoint.

7

Bóg, w którego wierzą chrześcijanie według "Prima Clementis"

51%

Turek W.

Vox Patrum

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2014

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vol. 61

269-282

EN

In his First Letter to the Corinthians, Saint Clement of Rome offers a conception of God based on biblical texts, philosophical arguments (especially Greek), and juridical reasoning (especially based on Roman law). Taking into consideration the various terms that refer to God in the Prima Clementis, the author of this paper analyzes those that occur most frequently, including theos, kyrios, despotes and pater. He attempts to uncover the meaning of these terms in the Prima Clementis and in the preceding tradition, as well as the theological ideas that these terms were intended to express. In this way, the author aims not only to present the concept of God as elaborated by Clement, but also Clement’s cultural background which hitherto has remained in the dark. The word theos indicates God’s omnipotence, emphasizing his power to create and justify; as kyrios God brings order to the created world and establishes harmony among its various elements; despotes, Clement’s favourite term, describes God as the one who invites man to change his behaviour, the one who chooses him and justifies him with his grace; pater refers to the God of peace who encourages all believers to collaborate, especially the community at Corinth.

8

Wybór biskupa Rzymu do IV wieku

45%

Galant W.

Vox Patrum

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2004

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vol. 46

121-130

EN

Die Wahl des Bischofs von Rom immer wieder ein Ereignis ist, dem die Kirche besonders viel Achtung und Sorge widmet. Zu diesem Thema haben sich alle Papste XX (zwanzig) Jahrhunderts in entsprechenden Dokumenten geauBert. Auch Johann Paul II hat sich mit dieser Frage in einer getrennten Apostelkonstitution beschaftigt. Im Punkt 84. dieses Dokuments stellt der Papst fest: „ [...] Die Wahl des Hauptes der Kirche ist heutzutage in gewissem Sinne ais eine Handlung der ganzen Kirche zu kennzeichnen". Wenn es tatsachlich so ist, erscheint uns die Thematik, die mit der Wahl der Nachfolger des Heiligen Petrus verbunden ist, sehr aktuell und bedarf einer eingehenden Interpretation. Diese Thematik ist ubrigens sowieso sehr interessant und wird jeweils bei der Wahl eines neuen Papstes immer wieder heftig diskutiert. Apostel Peter hat ais der einzige Mensch die Wurtderwahl selber erfahren. Es kam aber ein Zeitpunkt, an dem sein Posten von einem anderen Menschen ubernommen werden muBte. Es gab damals keine fertigen Vorschriften, die die Wahl seiner Nachfolger geregelt hatten. Im dieser Artikel kónnen wir beobachten, wie diese Vorschriften erst langsam entstanden sind. Wir entdecken ihre Quellen in der Heiligen Schrift, in der jungen Tradition der Kirche sowie auch in den Rechtsgewohnheiten der Romer.

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7 Vox Patrum

1 Verbum Vitae

2 Turek W.

2 Widok N.

1 Galant W.

1 Longosz S.

1 Misiarczyk L.

1 Żurek A.

1 2016

2 2014

1 2012

2 2004

2 2002

Droga dążenia do świętości według Klemensa Rzymskiego

Klemens Rzymski o sukcesji apostolskiej

"Prima Clementis": zagadnienie prymatu biskupa Rzymu w ujęciu współczesnych opracowań patrystycznych

Geneza i pierwsze znaczenie terminu „świecki" – „laicus" w literaturze wczesnochrześcijańskiej

Rola świeckich w pismach Ojców Apostolskich i Apologetów greckich II wieku

„Człowiek pokoju” (Ps 37,37) w egzegezie Ojców Kościoła okresu przedkonstantyńskiego

Bóg, w którego wierzą chrześcijanie według "Prima Clementis"

Wybór biskupa Rzymu do IV wieku