Full-text resources of CEJSH and other databases are now available in the new Library of Science.
Visit https://bibliotekanauki.pl

Results found: 12

first rewind previous Page / 1 next fast forward last

Search results

Search:
in the keywords:  lay
help Sort By:

help Limit search:
first rewind previous Page / 1 next fast forward last
Studia Ełckie
|
2019
|
vol. 21
|
issue 3
385-401
EN
On the basis of canon law in relation to the Catholic Church, there are two basic categories of people, namely baptized and unbaptized. The main subject of canon law are baptized persons. They have specific rights and obligations to the community. The Lay faithful have a definite mission in the Church. This mission is carried out in three models of the community: populus Dei, communio fidelium and Corpus Christi.
Vox Patrum
|
2002
|
vol. 42
187-207
EN
Gregorius Nazianzenus 245 litteras scripsit. Sunt inter has 58 litterae commendaticiae, quae ad administratores publicos, amicos et episcopos scriptae sunt. Talis numerus litterarum missarum ad homines notos cognitosque in laicorum rebus indicat Gregorium plenum amoris curaeque erga indigentes fuisse. Omnibus semper ad auxilium ferendum promptus erat.
3
63%
Vox Patrum
|
2002
|
vol. 42
253-260
EN
Die Briefe des hl. Paulinus von Nola betreffen uberwiegend mit dem Geistesleben. Meistens gab es biblische Kommentare, die er, erfullend Wunsche seiner Empfanger, schrieb. Sie enthalten auch verschiedene geistliche Hinweise. Auf diese Weise ging Paulinus seinen Adressaten mit Rat an die Hand. Paulinus' Korrespondenz ist uberdies die vollkommene Quelle fur diese, die sich mit den Anfangen des monastischen Lebens und Reaktionen der Christen und der Heiden danach beschaftigen. Sie zeigt auch die Teilnahme der Laien uber sehr unterschiedlicher Niveau der Glaube im Leben der Kirche und des Staates. Die Haltungen der Menschen sind sehr mannigfaltig: von skeptischen Giovo in den gottgefalligen Senator, von dem armen Soldaten in den einflussreichen kaiserlichen Beamten.
Vox Patrum
|
2002
|
vol. 42
131-140
FR
La Tradition Apostolique est le premier document a nous fournir des criteres precis pour la definition de l'appartenence au clerge. Le signe indiscutabłe de cette appartenence est Fordination qui mene a l'execution de la letourgia.
EN
La Tradition Apostolique est le premier document a nous fournir des criteres precis pour la definition de l'appartenence au clerge. Le signe indiscutable de cette appartenence est l'ordination qui mene a l'execution de la leitourgia.
IT
Piu di una volta il vescovo d'Ippona menziona la collaborazione molto efficace e preziosa con i laici. I laici, come lo dimostra bene la scelta di Agostino stesso, prendevano parte alla scelta dei ministri, spesso aiutavano i vescovi nell'amministrazione dei beni della diocesi, dimostrando responsabilita e competenza. Non di rado sollevavano i vescovi dai fastidi degli altri confratelli laici. Il vescovo d'Ippona rivolgeva spesso ai fratelli laici le sue esortazioni a prestare attenzione e non generalizzare, soprattutto quando si tratta di scandali degli ecclesiastici. Non mancano pure dei rimproveri alla gente curiosa conoscere la vita degli altri, ma neghittosa nel correggere la propria.
EN
Hac in dissertatiuncula primum vocis laicos - laicus genesis, quae radices in traditione veterotestamentaria (lSm 21, 5; Ez 48, 15 et 22,16) necnon in traductionibus biblicis Aquilae, Theodotionis et Symmachi habet, exponitur. Deinde eiusdem vocis antiquissima Christiana notio, quae imprimis christianum non-sacerdotem significat, locis ex scriptis Clementis Romani, Clementis Alexandrini, Origenis, Hippolyti Romani, Tertulliani, Cypriani Carthaginiensis, Pontii Diaconi.
Vox Patrum
|
2002
|
vol. 42
293-301
IT
Dai Sermoni di Leone Magno risulta che la Chiesa di Roma d'allora era ben organizzata ed aveva una struttura gia stabilita. La chiara distinzione tra „ordo sacerdotis" e il resto dei „membra Christi" destinava i rispettivi doveri. I laici erano ben consapevoli della sua partecipazione al „corpo di Cristo" e d'essere un „reale sacerdozio", ma il loro influsso sulla vita della comunita era assai scarsa.
IT
Per descrivere il ruolo dei laici nella Chiesa antica negli scritti dei Padri Apostolici ci siamo concentrati su Didache, L’Epistola ai Corinti di Clemente Romano, 1 e 2 Lettera a Filippesi di Policarpo di Smyrne e Pastore di Erma. Abbiamo quindi sottolineato che per capire bene i diversi carismi nella Chiesa primitiva descritti nella Dottrina dei Dodici Apostoli bisogna distinguere tra l’uso del termine „profeta” come una cattegoria generica che abbraccia tutti coloro che sono aperti all'azione dello Spirito Santo e quello piu specifico come carisma profetico data alla comunita dei credenti per interpretare meglio il tempo presente alla luce del Vangelo. Un'altra premessa merita ancora di essere messa in rilievo, e cioe, che secondo la Didache eventuale ruolo dei laci riguarda la comunita ecclesiale locale e non la Chiesa universale. Detto questo il ruolo dei laci in quest'opera sarebbe triplice: discernere tra un profeta itinerante vero da quello falso, poi, sostenere materialmente i veri profeti (qui inizia la famosa decima) e infine partecipare attivamente all'elezione dei vescovi e diaconi. Epistola ai Corinti (40, 5) per la prima volta appare il termine laikos che significa qualcuno che non offre i sacrifici di culto al nome della comunita. Oltre questo, Clemente attribuisce ai laici il compito di eleggere i presbiteri, che peró quando svolgono il loro servizio in maniera degna non possono essere dimessi da nessun laico. Policarpo di Smyrne si concentra sulla descrizione dei compiti dei laici che vivono nel mondo, cioe mogli, vedove, giovani e vergini, chiamati anche essi a dare la testimonianza al Vangelo nella vita quotidiana. Erma invece riceve la missione di annuziare il messaggio „rivelato” a tutti i cristiani che esiste una „paenitentia secunda” dopo il battesimo. Sarebbe quindi in qualche modo il precursore di tutti quei laici lungo la storia della Chiesa che hanno ricevuto le „rivelazioni” private come un aiuto per comprendere meglio la rivelazione pubblica in un determinato contesto storico. Per quanto riguarda invece gli Apologisti greci, nei loro testo non troveremo alcunche sul ruolo dei laci nella Chiesa del II secolo. Loro stessi peró, nella stragrande maggioranza laici, hanno svolto il ruolo fondamentale nella difesa dei cristianesimo dalle false calunnie popolari e dalla persecuzione imperiale, si sono impegnati nella polemica con il politeismo pagano e anche sforzati di presentare la fede cristiana nelle cattegorie filosofiche dell'epoca.
IT
Nella seconda meta del V s. i vescovi mostrarono una sempre maggiore inclinazione a ridurre l'influenza dei donatori ai funzionamento delle fondazioni. Le regolazioni legali di Pelagio (556-561) e di Gregorio Magno (590-604) portarono ad un effettivo controllo dei vescovi sopra le fondazioni dei laici. Nel VI s. i laici a Roma partecipano sempre meno nelle fondazioni; cominciano a dominare quelle pontificie, specialmente nel campo dedicato alla carita.
Vox Patrum
|
2002
|
vol. 42
327-337
EN
Charitable activities go back to the very beginning of Christianity, but charity institutions were founded since the fourth century. In 321 A.D. the Church was granted testament factio passiva which allowed lay people to cede their property to the Church. In many cases there is no certainty about who the founder of a charity was. However, it is certain that the first founders were bishops. The earliest information about lay founders date back to the first half of the fourth century in the East and the end of the fourth century in the West. The historical sources of the following centuries are more numerous. Also, imperial constitutions, many of which were issued by Justinian, were the proof of charities founded by lay people and they functioned as a safeguard of the instructions concerning charitable activities. Lay founders were given a legal guarantee to run the charity they founded. However, the legal status of the charitable institutions of that time is still a matter of argument.
IT
L'autore nell'articolo cerca di dimostrare l'impegno dei iaici nel rendere cristiana la mentalita della societa del IV secoto. Effettivamente non possiamo trovare tra gli scritti del Nisseno un'opera dedicata specificamete a questo problema, ma molte volte Gregorio allude ai doveri e mostra gli esempi illustri provenienti dalla sua famiglia nella formazione della cultura e spritualita cristiana del tempo.
Vox Patrum
|
2002
|
vol. 42
141-149
FR
L'auteur d'article analyse quelques textes d'Origene concernants la participation eventuelle des laics aux fonctions suivantes reservees aujourd'hui au clerge: la proclamation publique des commentaires de la Bibie pendant la liturgie; l'absolution des peches, l'imposition de la penitence et la direction spirituelle; le ministere des prophetesses et de diaconesses.
first rewind previous Page / 1 next fast forward last
JavaScript is turned off in your web browser. Turn it on to take full advantage of this site, then refresh the page.