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in the keywords:  creazione
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IT
Il pensiero teologico di san Tommaso d’Aquino viene quasi sempre presentato secondo la sua opera più matura, cioè la Summa Theologiae, perciò spesso non conosciamo il suo pensiero, altrettanto maturo, importante e valido, contenuto nelle altre opere, soprattutto in quelle esegetiche, visto che egli non ha mai insegnato la Summa,ma, essendo magister in Sacra Pagina, durante le lezioni in classe commentava la Bibbia. In questo studio presenteremo lo sviluppo storico del pensiero teologico-biblico dell’Aquinate circa la causalità trinitaria nella creazione, cominciando dalla Somma di Teologia, per passare ai commenti al Vangelo di Giovanni e quello al Corpus Paulinum. Per evitare il freddo intellettualismo in cui si potrebbe cadere nell’esposizione sistematica della dottrina di san Tommaso, presenteremo il suo pensiero teologico-biblico sulla causalità trinitaria nella creazione, riportando le lectiones sui rispettivi testi biblici, confrontandole con l’esegesi odierna (solo alcuni autori), per dimostrare la ricchezza e la chiarezza del suo pensiero.
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«Dio creò il mondo». Questa verità non riguarda soltanto un inizio puntuale, nel quale il creato fu chiamato dal nulla all’esistenza. La teologia della creazione si deve occupare, infatti, della relazione tra il Dio Creatore e l’universo creato. Una delle più profonde proposte di descrizione di tale relazione è stata formulata dal teologo russo Sergej Bulgakov che ha cercato di evitare, da un lato, le idee dal profumo monistico, che indeboliscono la trascendenza di Dio o mettono in dubbio l’identità propria del creato, e dall’altro lato, la trappola di mettere il creato accanto a Dio come se avessimo a che fare con due realtà divise. Il sistema bulgakoviano costituisce un panenteismo sofiologico in cui Dio si auto-manifesta dall’eternità nella sua vita intratrinitaria (la Sofia increata) e anche nel non-Dio, cioè nella creazione (la Sofia creata). Bulgakov si oppone alla visione che considera nel Creatore la Causa prima, incausata. Ogni causalità riferita a Dio lo riduce – secondo il nostro autore – alla catena causa-effetto del mondo. La creazione non può consistere nell’atto di causare le cose ma nel manifestarsi fuori di sé, per questo Bulgakov parla di eternità del creare. Dio, infatti, è il Creatore da sempre. Questo non nega la libertà di Dio nell’opera della creazione, perché in Dio non c’è distinzione tra necessità e libertà. L’Assoluto è come vuole essere e vuole essere come è. L’eterna creazione trova il suo eterno fondamento nella vita intratrinitaria e, come essa, è fatta nell’amore con i suoi due lati: il sacrificio e la beatitudine. Il sacrificio (la kenosi) consiste nel ritirarsi per fare spazio all’altro e, insieme, uscire da se stesso per manifestarsi nell’altro. La teologia della Creazione secondo Sergej Bulgakov ci offre un valido fondamento per la riflessione ecologica. La visione del «tutto in Dio e di Dio nel tutto» costituisce, infatti, una chiamata a custodire ragionevolmente il creato, Sofia divina creata.
EN
This article is an attempt at showing reflection of Christian East concerning nature, earth and the world as a manifestation of Gods creative Will. The world according to this science is not an ordinary emanation of a Deity or an arranging of the former existing matter by some creator, as Greek philosophers claimed. The world appears to be something brand new, created “out of nothing” (ex nihilo). It is wanted and loved by God. God expresses Himself by the world and gives to all the beings which we can see only as material ones a deep sense and spiritual meaning as well. God, through the world, expresses Himself in a way understandable for a human being. Consequently, human being has got a special task; he should discover this sense and this meaning present in the beings created, so as to make communication between him and God possible. Human being, as “a priest and a guardian of the Universe” owing to spiritual sight, owing to spiritual “fire eyes” penetrating the depth of creatures and things, has to discover and show this meaning. The sense, the meaning (logoi) of all that exists has got its own foundation and fulfilment only in the Supreme Divine Logos.
PL
Niniejszy artykuł jest próbę ukazania refleksji chrześcijańskiego Wschodu na temat natury, ziemi i świata jako manifestacji stwórczej woli Boga. Świat według tej nauki nie jest zwykłą emanacją Boskości ani też uporządkowaniem istniejącej wcześniej materii przez jakiegoś demiurga, jak uważali filozofowie greccy. Świat jawi się tutaj jako coś zupełnie nowego, stworzonego „z niczego” (ex nihilo). Jest on chciany i kochany przez Boga. Bóg przez świat wyraża się i nadaje wszystkim bytom, jawiącym się naszym oczom jako tylko materialne, również głęboki sens i znaczenie duchowe. Bóg przez świat wyraża się w sposób zrozumiały dla człowieka. Szczególne zadanie spoczywa więc na człowieku, który powinien odkrywać ten sens i to znaczenie obecne w bytach stworzonych, aby mogła nastąpić komunikacja między nim a Bogiem. Człowiek jako „kapłan i stróż wszechświata” dzięki duchowemu patrzeniu, dzięki „ognistym oczom” przenikającym głębię istot i rzeczy, ma za zadanie to znaczenie odkrywać i objawiać. Sens, znaczenie (logoi) tego wszystkiego, co istnieje ma swój fundament i spełnienie jedynie w Najwyższym Logosie Bożym.
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