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in the keywords:  deceptio dolosa
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Ius Matrimoniale
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2011
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vol. 22
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issue 16
211-227
EN
Il 19 ottobre 2004 il turno rotale: Antonius Stankiewicz (Ponente e Decano), Jair Ferreira Pena e Augustinus De Angelis, doppo aver esaminato la causa Sancti Sebastiani Fluminis Ianuari ob errorem dolose causatum in muliere actrice (can. 1098 CIC), ha emanato la sentenza negativa, cioé non constare de nullitate.L’Autore dell’articolo presenta e commenta la sentenza, indicando particolarmente il concetto della retroattività del can. 1098 CIC quale svolge un ruolo importante nel campo di diritto matrimoniale. L’Autore dell’articolo particolarmente richiama l’attenzione sul pensiero di S. E. Mons. Antonio Stankiewicz, cui presenta la cosidetta opinione “di mezzo” oppure “mista”. Sopratutto il Decano della Rota Romana nella sua opinione, afferma che alcuni casi del dolo provengono dal diritto naturale, altri invece esclusivamente dal diritto positivo.
Ius Matrimoniale
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2003
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vol. 14
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issue 8
35-54
EN
Deceptio dolosa per ottenere il consenso matrimoniale come elemento essenziale della norma del can. 1098 CJC Fra gli elementi essenziali della fattispecie presentata nel can. 1098 del CJC si puo indicare: 1) l’azione dolosa provocata per ottenere il consenso matrimoniale , insieme con l’errore del deceptus (come il suo effetto); 2) l’oggetto della deceptio dolosa (una qualità dell’altra parte, la quale persua natura puó gravemente perturbare il consorzio della vita conjugale). Lo studio del autore è stato con sacrato solo alla riflessione sul primo elemento essenziale della figura giuridica del suddetto canone. Dopo aver riferito l’influsso del dolo sull’atto giuridico in genere, si cerca di analizzare i rispettivi aspetti della azione dolosa. La norma quindi sottolinea che il dolo deve essere diretto ad ottenere il consenso matrimoniale. Poichè il Legislatore ha scelto di adoperare nel canone il termine dolus per indicare il nuovo capo di nullité del matrimonio, risulta necessario esplicare quale sia il significato ad attribuire a questo termine. Sia dalla dottrina sia dalla giurisprudenza risulta evidente che con il termine dolo si indica un’unica azione comprensiva dell’attività ingannatoria del deceptor con il conseguente l’errore del deceptus. II dolo va inteso con un’unità che comincia con l’attività ingannatoria e termina con l’errore dell’ingannato. Accanto al raggiro si inserisce il nesso di causalità tra l’inganno e la prestazione del consenso matrimoniale. Nella fattispecie dolosa ricopre l’importanza anche l’elemento intenzionale legato al deceptor (l’ottenere il consenso).
Ius Matrimoniale
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2014
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vol. 25
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issue 3
91-105
EN
The Rotal Turnus c. Erlebach, after examining (in the second instance) the case regarding annulment of the marriage ob dolum, adjudicated it negatively (non constare de nullitate matrimonii) recognizing that the attribute of a disease called thalassemia minor which occurs only at one of the parties (at the respondent in this case) shall not consist the attribute, which may seriously disturb the matrimonial community, according to can. 1098 CIC. It would be the attribute only when both parties suffered from this disease. Special attention in this judgment shall be put to the raised issue regarding the confidence level at the perpetrator of the deceit as for existence (or not) of a particular attribute.
Ius Matrimoniale
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2002
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vol. 13
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issue 7
67-85
EN
La problematica relativa alla natura in validante del dolo, svolta in questo studio, viene affrontata dal punto di vista storico. Si presenta quindi il cammino fatto nella dottrina canonistica dal Decreto di Graziano fino al CJC dei 1917. Partendo dalle teorie dei decretisti e decretalisti (dolus in spiritualibus; fatuitas decepti), attraverso il pensiero tomista (voluntarium e involuntarium) e il suo influsso sulla dottrina dei canonisti del XVI s., il pensiero teologico - giuridico post-tridentino (Sanchez), la dottrina del XVII e XVIII s. (tra l’altro di s. Alfonso de Liguori) - si arriva al periodo immediatamente anteriore e contemporaneo alia codificazione pio-benedettina. II problema del dolo e della rivelanza da attribuirgli in ambito matrimoniale, presente nella dottrina canonistica dei secoli, non e stato sufficientemente risolto nel CJC dei 1917.
Ius Matrimoniale
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2003
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vol. 14
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issue 8
55-69
EN
Il canone 1098 CIC stabilisce, per la prima volta nella disciplina canonica, la rilevanza invalidante del dolo sui consenso matrimoniale. Nel presente lavoro ci chiediamo quale sia la natura della rilevanza invalidante del can. 1098: di diritto naturale о positivo? La maggioranza degli Autori è d’accordo che la norma del detto canone è di diritto positivo. Ci sono, peró, anche quegli Autori che sostengono che detta norma proviene dal diritto naturale. Presentando le diverse opinioni in questione cerchiamo di presentare anch e la nostra posizione in favore della positiva provenienza della norma del can. 1098 CIC.
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